Bisogna sempre ricordarsi del passato: questa è una lezione che vale sia per la storia, sia per i fatti di cronaca recente, che purtroppo tendono a essere sotterrati dal marasma di informazioni. Ma questa volta, ironicamente ma neanche tanto, ci ha pensato Gad Lerner a ricordarci che Matteo Salvini, in passato, era solito recarsi in Corea del Nord insieme ad Antonio Razzi e si sperticava in lodi per quella che è una dittatura, senza se e senza ma.
Una serie di riferimenti politici, quelli del nostro ministro, che dovrebbero alzare la soglia d’allarme ma che viene accolta da un paese ormai anestetizzato. Viene quindi spontaneo domandarsi se un paese modello Corea del Nord sia quello che sognano i sovranisti nostrani.
Cosa pretendete: per uno che meno di cinque anni fa andava in Corea del Nord con #AntonioRazzi e dichiarava di apprezzare il senso di comunità di quel regime, diventare seguace di #Putin rappresenta già una bella promozione.
Da #Pyongyang a #Mosca #legarublona #buzzfeed pic.twitter.com/QAGN6y1UU9— Gad Lerner (@gadlernertweet) 10 luglio 2019
Argomenti: matteo salvini