Covid: Trump rilancia la teoria (non provata) di una fuga al laboratorio in chiave anti-cinese

Il contenuto della nuova pagina fa riferimento al rapporto pubblicato lo scorso anno dalla Commissione parlamentare repubblicana sull'origine della pandemia, e rilancia accuse contro alcuni esponenti dell’amministrazione precedente, in particolare l’ex consigliere scientifico Dr. Anthony Fauci

Covid: Trump rilancia la teoria (non provata) di una fuga al laboratorio in chiave anti-cinese
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19 Aprile 2025 - 10.58


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Un negazionista e propalatore di bufale con il botto. L’amministrazione Trump ha sostituito i siti federali che fornivano informazioni sanitarie sul Covid-19, come Covid.gov e CovidTests.gov, con una nuova pagina intitolata “Lab Leak: The True Origins of COVID-19” pubblicata sul sito ufficiale della Casa Bianca.

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Negli ultimi due anni, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) aveva gestito queste piattaforme per offrire risorse come vaccini, test gratuiti e aggiornamenti sulla pandemia. Ora, ogni accesso a questi siti reindirizza a una nuova pagina che promuove l’ipotesi della fuga del virus da un laboratorio cinese come spiegazione principale dell’origine del Covid-19.

Il contenuto della nuova pagina fa riferimento al rapporto pubblicato lo scorso anno dalla Commissione parlamentare repubblicana sull’origine della pandemia, e rilancia accuse contro alcuni esponenti dell’amministrazione precedente, in particolare l’ex consigliere scientifico Dr. Anthony Fauci e l’ex governatore democratico dello Stato di New York Andrew Cuomo.

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A gennaio, un’analisi condotta dalla CIA su richiesta dell’allora presidente Biden aveva concluso, “con bassa fiducia”, che una fuga da laboratorio fosse leggermente più probabile di un’origine naturale. Tuttavia, l’agenzia ribadiva che entrambe le ipotesi rimangono plausibili e che non esistono prove dirette a sostegno dell’una o dell’altra tesi.

La nuova pagina della Casa Bianca è stata promossa anche dalla campagna elettorale di Trump, che sui social ha rilanciato uno screenshot con lo slogan: “TRUMP HAD RIGHT ABOUT EVERYTHING!” (“Trump aveva ragione su tutto!”).

Al momento del lancio, molte pagine delle agenzie sanitarie federali, compresi i siti dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention), continuavano a reindirizzare a questo nuovo portale, nonostante quest’ultimo non fornisca più indicazioni su dove effettuare test o accedere a vaccini. Un portavoce dell’HHS ha dichiarato che il dipartimento è “in fase di aggiornamento” delle pagine interessate.

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Un ulteriore documento interno, ottenuto da CBS News, rivela che tutte le agenzie federali sono state istruite a rimuovere qualsiasi cartellonistica relativa al Covid-19 dagli edifici pubblici. Il memorandum, firmato l’8 aprile dall’amministratore ad interim dei Servizi Generali (GSA), Stephen Ehikian, giustifica la misura con la fine dell’emergenza sanitaria federale l’11 maggio 2023.

Secondo il testo, le agenzie sono state inoltre obbligate a esporre i ritratti ufficiali del presidente Donald Trump e del vicepresidente J.D. Vance, rimuovendo ogni immagine dell’amministrazione precedente. Il GSA ha confermato che si tratta di una prassi standard durante i cambi di governo, anche se non aveva menzionato pubblicamente la parte relativa alla rimozione della segnaletica pandemica.

Un dipendente federale, che lavora in una clinica sanitaria, ha raccontato di aver appreso della direttiva solo dopo aver visto alcuni infermieri staccare i cartelli informativi sul Covid dalle pareti dell’edificio.

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La decisione dell’amministrazione solleva preoccupazioni tra esperti di sanità pubblica e rappresentanti delle istituzioni scientifiche, che vedono in questa svolta un tentativo politico di riscrivere la narrazione dell’origine del virus, a scapito della trasparenza e dell’accesso a informazioni sanitarie cruciali.

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