Tagli ai fondi e propaganda anti-vaccini: come le scelte di Kennedy Jr. hanno alimentato l’epidemia in Texas
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Tagli ai fondi e propaganda anti-vaccini: come le scelte di Kennedy Jr. hanno alimentato l’epidemia in Texas

La malattia, facilmente prevenibile e dichiarata debellata negli Stati Uniti nel 2000, si è diffusa rapidamente in oltre 20 contee del Texas anche a causa della cronica mancanza di fondi destinati ai programmi vaccinali.

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Epidemia di morbillo nel Texas
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13 Aprile 2025 - 20.05


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La malattia, facilmente prevenibile e dichiarata debellata negli Stati Uniti nel 2000, si è diffusa rapidamente in oltre 20 contee del Texas anche a causa della cronica mancanza di fondi destinati ai programmi vaccinali, secondo quanto dichiarato dai funzionari sanitari locali.

«Non abbiamo un programma di immunizzazione solido in grado di svolgere un lavoro capillare da anni», ha affermato Katherine Wells, direttrice della sanità pubblica a Lubbock, a circa un’ora e mezza di auto dall’epicentro dell’epidemia.

I programmi di vaccinazione, in tutto il Paese, sono stati indeboliti da anni di finanziamenti stagnanti da parte di governi federali, statali e locali. In Texas, questa situazione ha preparato il terreno all’epidemia, facilitandone la diffusione. Ora ulteriori tagli ai fondi federali mettono a rischio gli sforzi per prevenire nuovi focolai.

Durante la pandemia da COVID-19, i dipartimenti sanitari hanno ricevuto fondi straordinari, ma insufficienti a colmare anni di trascuratezza. Nel frattempo, la fiducia nei vaccini è andata deteriorandosi. I funzionari sanitari avvertono che la situazione è destinata a peggiorare.

Recenti tagli dell’amministrazione Trump hanno sottratto miliardi di dollari ai programmi legati al COVID, compresi 2 miliardi destinati all’immunizzazione contro varie malattie. A gestire questi tagli è il Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., noto per il suo ruolo nel movimento anti-vaccini. Sebbene abbia dichiarato di voler prevenire futuri focolai, Kennedy si è finora rifiutato di lanciare un messaggio chiaro e forte a favore della vaccinazione infantile contro il morbillo.

Contemporaneamente, legislatori in Texas e in circa due terzi degli stati americani hanno proposto leggi che facilitano l’esenzione dalle vaccinazioni o che ostacolano in vario modo l’accesso ai vaccini. Secondo un’analisi dell’Associated Press, queste iniziative minano ulteriormente gli sforzi per contenere le malattie infettive.

Nel 2024 sono già stati segnalati oltre 700 casi di morbillo negli Stati Uniti, superando il totale dell’anno precedente. Più di 540 si concentrano in Texas, ma il virus è comparso anche in altri 23 stati. Due bambini texani sono morti: una bambina di 6 anni a febbraio e un’altra di 8 anni, entrambe residenti nella cittadina di Seminole, nella contea di Gaines.

Tradizionalmente, l’obbligo vaccinale per la frequenza scolastica ha mantenuto alti i tassi di copertura, ma sempre più genitori stanno evitando le vaccinazioni. Nel 2023, solo il 92,7% dei bambini in età da asilo era vaccinato, ben al di sotto della soglia del 95% necessaria per evitare la diffusione del morbillo.

Mantenere alta la copertura vaccinale richiede impegno, vigilanza e risorse economiche.

L’epidemia texana è iniziata in comunità mennonite, tradizionalmente diffidenti verso i vaccini e le autorità sanitarie, ma si è presto estesa a zone con basse coperture. Situazioni simili esistono in molte altre aree del Paese, creando un terreno fertile per nuovi focolai.

«È come un uragano che si muove sopra acque calde», ha spiegato il dottor Peter Hotez, co-direttore del Texas Children’s Hospital Center for Vaccine Development. «Finché c’è acqua calda, l’uragano si intensifica. In questo caso, l’acqua calda sono i bambini non vaccinati.»

Fondi fermi da anni in Texas

Lubbock riceve ogni anno una sovvenzione statale di 254.000 dollari per l’immunizzazione, da destinare a personale, pubblicità, formazione e informazione. Questa cifra è rimasta invariata da almeno 15 anni, nonostante la crescita della popolazione.

Un tempo bastava per pagare tre infermiere, un’assistente amministrativa, la pubblicità e anche piccoli gadget da distribuire alle fiere della salute. «Oggi basta per una infermiera, un quarto di un’altra, una piccola parte di un’assistente amministrativa, e poco più», ha detto Wells.

Il Texas ha uno dei più bassi finanziamenti pubblici pro capite per la sanità negli Stati Uniti: appena 17 dollari a persona nel 2023, secondo il State Health Access Data Assistance Center.

I vaccini sono tra gli strumenti più efficaci della sanità pubblica: prevengono malattie gravi e riducono i costi sanitari. Secondo i CDC, i vaccini pediatrici salvano 4 milioni di vite l’anno nel mondo, e il solo vaccino contro il morbillo ne salverà circa 19 milioni entro il 2030.

Le difficoltà non riguardano solo il Texas

I programmi vaccinali negli USA si basano su un mix di fondi federali, statali e locali. Due i principali canali federali: il programma “Vaccines for Children”, che fornisce i vaccini, e la Sezione 317 del Public Health Services Act, che finanzia l’infrastruttura dei programmi vaccinali.

Circa metà dei bambini rientra nel programma Vaccines for Children, creato dopo l’epidemia di morbillo del 1989-1991 che causò 55.000 contagi e 123 morti. I fondi della Sezione 317 coprono anche personale sanitario, attività di sensibilizzazione e comunicazione.

Questi fondi, però, sono fermi da anni, mentre i costi aumentano. Un rapporto dei CDC al Congresso nel 2023 ha stimato che servirebbero 1,6 miliardi di dollari per un programma vaccinale completo. Ma l’anno scorso ne sono stati approvati solo 682 milioni.

«Ogni anno i singoli stati devono decidere: quali malattie possiamo permetterci di prevenire? Quante persone possiamo proteggere?», ha detto la dottoressa Kelly Moore, ex direttrice del programma vaccinale del Tennessee. Oggi dirige il gruppo di advocacy Immunize.org.

In alcune aree rurali, ciò significa chiudere ambulatori o eliminare l’orario serale e nei fine settimana. «Diventa difficile mantenere aperti i centri vaccinali e per le persone lavoratrici accedervi», ha aggiunto Moore.

Nel frattempo, la disinformazione cresce. Un sondaggio del 2023 ha mostrato che l’80% dei dipartimenti sanitari locali ha registrato casi di esitazione vaccinale, contro il 56% nel 2017.

Tagli in arrivo, incertezza per il futuro

A marzo, la situazione è precipitata quando il Dipartimento della Salute diretto da Kennedy ha annunciato la cancellazione di miliardi di fondi. Dopo che 23 stati hanno fatto causa, un giudice ha bloccato temporaneamente i tagli solo per quegli stati, lasciando fuori Texas e altri.

I dipartimenti locali, però, stanno già iniziando a ridurre i servizi.

L’HHS ha spiegato che quei fondi erano legati all’emergenza COVID-19, ormai terminata. Ma i CDC avevano autorizzato l’utilizzo per rafforzare la sanità pubblica in generale, comprese le vaccinazioni.

In Texas, i tagli di Kennedy equivalgono a una perdita di 125 milioni di dollari in fondi federali proprio mentre si affronta l’epidemia. A Dallas, sono stati cancellati oltre 50 ambulatori vaccinali, anche in scuole con bassi tassi di copertura. A Lubbock, sette posti di lavoro sono a rischio, compresi quelli legati alle vaccinazioni.

Anche altri stati ne subiscono le conseguenze. Lo stato di Washington perderà 20 milioni, dovrà sospendere le attività del furgone mobile “Care-A-Van” e ha già cancellato oltre 100 cliniche. Il Connecticut rischia di perdere 26 milioni, compromettendo ambulatori mobili, materiali educativi e decine di contratti locali per promuovere la fiducia nei vaccini.

Medici e funzionari temono che, tra tagli e propaganda anti-vaccini, l’esitazione vaccinale continuerà a crescere — e con essa il rischio di nuove epidemie.

«Il mio scopo nella vita è evitare sofferenze», ha detto Moore. «E i vaccini sono uno strumento straordinario per farlo. Ma se non investiamo per portarli nelle braccia delle persone, non vedremo mai i loro benefici.»

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