“La situazione sanitaria a Gaza è veramente devastante, è una situazione esplosiva per tutte le malattie infettive. Praticamente da 6 mesi a questa parte stanno crescendo i numeri» delle infezioni «di tutti i tipi, dalle malattie trasmesse per contatto a quelle per via orofecale. C’è il problema dell’acqua e adesso anche il problema della poliomielite. E in questo contesto bisogna lavorare all’origine, perché naturalmente se il resto del mondo è vaccinato, lì il problema è che manca la vaccinazione».
Parla l’infettivologo Matteo Bassetti, commentando la conferma del primo caso di polio in 25 anni nell’area: un bimbo di 10 mesi, non vaccinato, a cui l’infezione ha provocato la paralisi di parte della gamba sinistra.
«Bisogna intervenire – osserva Bassetti – anche perché un’epidemia di poliomielite, aggiungere il carico di una malattia infettiva come questa su un popolo già piegato dalla guerra e da tutte quelle che sono le conseguenze sociali e economiche, vorrebbe dire affossarlo definitivamente».
«Basti pensare – conclude il direttore di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova – a quanto sarebbe grave se dovessero esserci decine, centinaia di casi di persone che sono devastate dalla malattia: sarebbe veramente gravissimo».