Covid, Crisanti attacca la destra: "Tanta ideologia e poca scienza"
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Covid, Crisanti attacca la destra: "Tanta ideologia e poca scienza"

L'immunologo ora senatore del Pd: "I medici non vaccinati nel 2021 rappresentavano un pericolo per i pazienti e per sé stessi".

Covid, Crisanti attacca la destra: "Tanta ideologia e poca scienza"
Andrea Cristanti
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29 Ottobre 2022 - 10.50


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Il microbiologo e neo senatore del Pd Andrea Crisanti si esprime sulla linea che il ministro della salute Orazio Schillaci intende avviare rispetto alla questione Covid, affermando che: “Temo che questa rincorsa precipitosa e affannosa a nuovi approcci sia molto ideologica e poco scientifica”.

Sull’eliminazione dei bollettini quotidiani, che ora saranno settimanali, per Crisanti è “francamente l’ultima cosa che avrei eliminato. Ogni diminuzione di informazione è di per sé negativa, a maggior ragione in un momento in cui si decide un cambio di passo. Che senso ha? Se si è sicuri delle proprie scelte si aumenta l’informazione non la si diminuisce”.

“Io penso – ha spiegato Crisanti – che siamo in una situazione di normalità, ma ci troviamo di fronte a un fenomeno di cui non abbiamo il pieno controllo. Omicron, la variante che doveva essere meno aggressiva, ha fatto comunque 40 mila morti. Ci sono troppe cose che ancora non conosciamo sulla biologia delle varianti”.

Sul reintegro dei medici No Vax secondo il senatore del Pd “i medici non vaccinati nel 2021 rappresentavano un pericolo per i pazienti e per sé stessi. È vero, e lo abbiamo scoperto molto presto, che anche i vaccinati contraggono e trasmettono il virus, ma sicuramente contraggono e trasmettono meno dei non vaccinati infetti. Detto questo, anche qui bisognava essere pragmatici e non ideologici. Un non vaccinato che contrae il virus ha un’immunità naturale pari o superiore a quella di un vaccinato. Non aver fatto questa distinzione tra i non immunizzati è stato un grave errore”.

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