La gestione della pandemia di Covid-19 «non credo sia tutta da buttare, tutt’altro»: è stata «un’esperienza straordinaria sotto tutti i punti di vista e certamente ha fornito elementi utilissimi per progettare il futuro della sanità del nostro Paese».
Così Agostino Miozzo, già coordinatore del primo Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus, il team di esperti che ha accompagnato il Governo Conte nella prima parte della gestione della pandemia, dopo le parole di Giorgia Meloni alla Camera, quando ha sottolineato che le «misure in Italia sono state le più restrittive d’Occidente» e che «non replicheremo questo modello».
Secondo l’ex numero uno del Cts la strategia del lockdown e le restrizioni sono stati degli errori? «Io non sono uno scienziato – risponde Miozzo – ma un professionista della gestione delle emergenze complesse, e devo dire che la comunità scientifica mi convinse all’epoca sulla bontà delle scelte fatte sull’obbligo vaccinale e su alcune azioni restrittive che sono state imposte ai nostri concittadini. A questo proposito, dobbiamo poi sempre fare uno sforzo di contestualizzazione del momento e delle condizioni. La scienza del senno di poi non è una scienza credibile».
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