Aborto, il Vaticano: "La sentenza della Corte Suprema può essere l'occasione per riflettere sulla vita"
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Aborto, il Vaticano: "La sentenza della Corte Suprema può essere l'occasione per riflettere sulla vita"

Un editoriale Vatican News: "Riflettere sulla tutela degli indifesi e degli scartati, sui diritti delle donne, sulla tutela della maternità

Aborto, il Vaticano: "La sentenza della Corte Suprema può essere l'occasione per riflettere sulla vita"
Papa Francesco e le Guardie Svizzere
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25 Giugno 2022 - 17.16


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Il Vaticano si barcamena. Da un lato la Chiesa è contraria all’aborto perché secondo la dottrina è un omicidio. Dall’altro Papa Francesco ha avuto sempre toni sfumati, sapendo che l’aborto è un dramma che non si risolve solo con gli anatemi e le scomuniche e che bisogna avere un approccio tutt’altro che divisivo.

Ora la Santa Sede usa parole prudenti. La sentenza della Corte Suprema, “che dopo mezzo secolo annulla la legalizzazione federale dell’aborto negli Stati Uniti ridando ai singoli Stati la facoltà di legiferare, può essere l’occasione per riflettere sulla vita, sulla tutela degli indifesi e degli scartati, sui diritti delle donne, sulla tutela della maternità”. Lo afferma in un editoriale Vatican News.

Si tratta di “un tema sul quale, fin dall`inizio del suo pontificato, Papa Francesco si è espresso in modo forte e inequivocabile”, aggiunge l’editoriale, “In “Evangelii gaudium”, il documento che ha disegnato la road map dell`attuale Vescovo di Roma, si legge: “Tra questi deboli, di cui la Chiesa vuole prendersi cura con predilezione, ci sono anche i bambini nascituri, che sono i più indifesi e innocenti di tutti, ai quali oggi si vuole negare la dignità umana al fine di poterne fare quello che si vuole, togliendo loro la vita e promuovendo legislazioni in modo che nessuno possa impedirlo”.

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Frequentemente, prosegue Vatican News, “per ridicolizzare allegramente la difesa che la Chiesa fa delle vite dei nascituri, si fa in modo di presentare la sua posizione come qualcosa di ideologico, oscurantista e conservatore. Eppure questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà”.

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