Guerra in Ucraina, l’Oms: “Senza ossigeno aumenteranno i morti di Covid nel Paese”
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Guerra in Ucraina, l’Oms: “Senza ossigeno aumenteranno i morti di Covid nel Paese”

L'Oms: "Sorprendentemente, nonostante gli eventi che si sono verificati, l'Ucraina ha mantenuto il suo sistema di sorveglianza e risposta a Covid-19. La scorsa settimana sono stati segnalati 731 morti"

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8 Marzo 2022 - 17.44


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La guerra arriva in uno scenario mondiale che è già compromesso dal Covid-19: per ovvie ragioni, la pandemia è passata in secondo piano ma il virus non è affatto scomparso, anzi. È molto probabile che la guerra sarà la causa di una nuova ondata, data la sospensione di tutte le misure di prevenzione. 

A tracciare il quadro Covid in Ucraina è stato Hans Kluge, direttore dell’Ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, oggi durante un briefing dedicato all’emergenza umanitaria in corso.

“Sorprendentemente, nonostante gli eventi che si sono verificati, l’Ucraina ha mantenuto il suo sistema di sorveglianza e risposta a Covid-19. La scorsa settimana sono stati segnalati 731 morti” colpiti dal virus “nel Paese. Purtroppo questo numero aumenterà se la carenza di ossigeno continua. E le persone anziane saranno colpite in modo sproporzionato, a causa dell’accesso interrotto all’assistenza sanitaria e del fatto che solo un terzo degli over 60 è completamente protetto con un ciclo completo di vaccino”.

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In tutta la regione europea dell’Oms, ha sottolineato, “i casi di Covid stanno diminuendo di settimana in settimana e anche il numero di decessi è calato ogni settimana a partire dal 10 febbraio. Sebbene questa sia una buona notizia, vorrei invitare i Paesi a bilanciare l’ottimismo con il mantenimento delle vaccinazioni anti-Covid e di una forte vigilanza e a garantire che ogni revoca delle misure di salute pubblica e sociali, compresi i test, possa essere reintrodotta rapidamente se e quando necessario”.

Il direttore regionale Oms esprime infine “profondo dolore nel vedere la mia regione uscire da due terribili anni di pandemia, ora confrontarsi con l’impatto devastante delle ostilità militari su milioni di persone in Ucraina e oltre. Sulla base della mia esperienza personale in altri conflitti, credo fermamente che la salute e i principi umanitari rimangano fattori chiave della pace e sto utilizzando tutte le risorse diplomatiche a mia disposizione come leader eletto dell’Oms – ha assicurato Kluge – per ridurre l’impatto di questa catastrofe umana”.

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