Il professor Galli: "Negazionisti? Sono una minoranza rumorosa, il virus uccide ancora"

Il direttore di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano: "Un virus clinicamente morto non uccide più, e questo non succede. Alcuni colleghi stanno portando avanti posizioni non scientifiche"

Massimo Galli
Massimo Galli
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29 Luglio 2020 - 08.12


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l professor Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, a Stasera Italia risponde ad una domanda sulle dichiarazioni del professor Alberto Zangrillo sul fatto che il Sars-CoV-2 sarebbe ‘clinicamente morto’: “Da alcune settimane evito di entrare in polemica su questo tema, che significherebbe accreditare questa tesi di pari dignità scientifica. Continuiamo ad avere focolai, ci sono fortunatamente poche persone che arrivano in terapia intensiva” ha detto Galli, continuando poi a In Onda, su La7: “Una minoranza rumorosa di colleghi, che stimo e conosco da anni e per cui nutro anche sentimenti d’amicizia, mi sembra vogliano portare avanti una posizione su cui non mi va nemmeno di misurarmi. Un virus clinicamente morto non ammazza più, purtroppo non è cosi. Il virus ammazza ancora, fortunatamente in misura minore”. 
“Mi sono informato ‘zero’ su questo convegno e sono caduto in un tranello. Quando ho ricevuto una telefonata da un’agenzia di stampa, ero immerso tra una riunione e un’altra. Non sono stati nemmeno chiari nel pormi la domanda: mi hanno parlato di un cantante, di un critico d’arte e di un politico e ho detto che non mi sembra che queste persone abbiano titolo per parlare di questa cosa. Il guaio è che lì c’erano anche miei colleghi, tutti si sono incavolati”, dice Galli tornando sull’evento di ieri. “C’è anche quel detto ‘dimmi con chi vai…’. 
“Abbiamo focolai dappertutto, nel mondo e in Italia. Persone tornano in rianimazione, per fortuna sono poche” ha concluso Galli. 

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