Furono i Servizi di Mosca a ordinare l'attentato all'Ikea di Vilnius del 2024

Furono i Servizi segreti di Mosca a ordinare e organizzare l'attacco incendiario ai grandi magazzini IKEA di Vilnius, avvenuto nel maggio 2024.

Furono i Servizi di Mosca a ordinare l'attentato all'Ikea di Vilnius del 2024
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17 Marzo 2025 - 15.29


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Furono i Servizi segreti di Mosca a ordinare e organizzare l’attacco incendiario ai grandi magazzini IKEA di Vilnius, avvenuto nel maggio 2024. Lo ha affermato il procuratore del Dipartimento di Investigazione sui Crimini Organizzati dell’Ufficio del Procuratore Generale della Lituania, Arturas Urbelis. Le sue parole sono riportate da “Delfi”.

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L’incendio risale alla notte del 9 maggio 2024: presero fuoco scaffalature, merci, materassi, mobili e altri articoli. Fortunatamente, vista l’ora, non si registrarono vittime.

Il Procuratore di Vilnius ha classificato l’incidente come un attacco terroristico. Secondo le indagini, l’attentato è stato commesso da due giovani ucraini, entrambi di meno di vent’anni, uno dei quali minorenne. I due erano stati arruolati da agenti dei Servizi russi nell’ambito di una campagna di sabotaggi volta a introdurre una sorta di “strategia della tensione” nei Paesi ritenuti ostili da Mosca.

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Uno dei due giovani è attualmente detenuto in Polonia e sarà processato in questo Paese. “I dati raccolti hanno permesso di concludere che gli organizzatori sono dell’intelligence militare russa. In questa direzione, le indagini continuano”, ha dichiarato Urbelis.

Il vice capo del dipartimento di polizia lituano, Saulius Briginas, ha reso noto che, secondo le indagini, l’ordigno incendiario fu nascosto in un magazzino la sera prima della chiusura del centro commerciale, collocato tra merci altamente infiammabili.

Un comunicato stampa dell’Ufficio del Procuratore lituano ricostruisce che l’imputato si era recato a Varsavia nella primavera del 2024. Nella capitale polacca si è tenuto un incontro in cui lui e un’altra persona hanno concordato di incendiare centri commerciali in Lituania e Lettonia in cambio di 10.000 euro. L’imputato è stato incaricato anche di filmare l’incendio.

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Dopo l’attentato, è partito per Varsavia, dove ha ricevuto come ricompensa un’auto BMW 530. Il 13 marzo è tornato in Lituania, ha prelevato dal nascondiglio “i mezzi per commettere un nuovo attacco terroristico” ed è partito in autobus per Riga. Tuttavia, secondo l’Ufficio del Procuratore, non ha mai raggiunto la Lettonia ed è stato arrestato.

Nel maggio 2024, il New York Times, citando fonti dell’intelligence statunitense, aveva scritto che i servizi di intelligence russi erano diventati sempre più attivi nel condurre operazioni di sabotaggio su piccola scala in Europa, con incendi dolosi o tentati incendi dolosi. Come esempio di tale sabotaggio, l’intelligence americana aveva citato proprio l’incendio all’IKEA in Lituania.

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