Ipotesi sky Shield, la protezione aerea europea per proteggere l'Ucraina dalle bombe russe
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Ipotesi sky Shield, la protezione aerea europea per proteggere l'Ucraina dalle bombe russe

Una forza aerea europea composta da 120 caccia potrebbe essere schierata per proteggere i cieli dagli attacchi russi su Kyiv e l'Ucraina occidentale, senza necessariamente provocare un conflitto più ampio con Mosca

Ipotesi sky Shield, la protezione aerea europea per proteggere l'Ucraina dalle bombe russe
Bombardamenti russi sull'Ucraina
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6 Marzo 2025 - 10.31


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Una forza aerea europea composta da 120 caccia potrebbe essere schierata per proteggere i cieli dagli attacchi russi su Kyiv e l’Ucraina occidentale, senza necessariamente provocare un conflitto più ampio con Mosca, secondo un piano elaborato da esperti militari.

Il progetto, denominato Sky Shield, sarebbe una zona di protezione aerea guidata dall’Europa e operata indipendentemente dalla NATO, con l’obiettivo di fermare gli attacchi russi con missili da crociera e droni contro città e infrastrutture. Potrebbe inoltre integrarsi con la proposta di una “tregua nei cieli” avanzata questa settimana dal presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj.

La zona coprirebbe le tre centrali nucleari operative in Ucraina e le città di Odessa e Leopoli, ma non il fronte o l’est del paese. Secondo un recente documento, questa iniziativa potrebbe “ottenere un impatto militare, politico e socioeconomico maggiore rispetto all’invio di 10.000 truppe di terra europee”.

Tra i sostenitori del piano vi sono Philip Breedlove, ex generale dell’Aeronautica degli Stati Uniti ed ex comandante supremo della NATO in Europa, e Sir Richard Shirreff, ex generale dell’esercito britannico ed ex vice comandante supremo della NATO all’inizio dello scorso decennio. Anche l’ex presidente polacco Aleksander Kwaśniewski e Gabrielius Landsbergis, ex ministro degli Esteri lituano, hanno espresso il loro sostegno. Quest’ultimo ha dichiarato: “L’attuazione di Sky Shield rappresenterebbe un elemento fondamentale per il rafforzamento dell’Europa, garantendo la sicurezza dell’Ucraina in modo efficace ed efficiente”.

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Sebbene varianti di questa proposta siano state discusse senza progressi significativi fin dall’invasione russa su larga scala dell’Ucraina nel febbraio 2022, una nuova versione del piano ha guadagnato slancio questa settimana, dopo l’incontro burrascoso tra Zelenskyj e l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump venerdì scorso.

Da allora, gli Stati Uniti hanno sospeso gli aiuti militari e limitato la condivisione di informazioni di intelligence con Kyiv, facendo emergere in Europa una consapevolezza sempre più chiara: il continente dovrà assumere un ruolo di leadership nel supporto all’Ucraina sia nel proseguimento della guerra che nella definizione di garanzie di sicurezza come parte di un eventuale accordo di pace.

Si ritiene che il piano Sky Shield sia stato sviluppato da ex strateghi della Royal Air Force in collaborazione con le forze armate ucraine e che sia stato già presentato ai ministeri della Difesa europei. Tuttavia, finora non c’è stato un reale interesse da parte dei leader europei ad autorizzare pattugliamenti nei cieli ucraini mentre il conflitto è ancora in corso.

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