Il viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov, responsabile delle relazioni con gli Stati Uniti e del controllo degli armamenti, ha dichiarato lunedì che tutte le condizioni poste dal presidente Vladimir Putin per porre fine al conflitto in Ucraina devono essere soddisfatte prima che sia possibile qualsiasi accordo.
Ryabkov ha affermato che prima gli Stati Uniti e l’Occidente comprenderanno la necessità di accettare tutte le condizioni di Putin, prima si potrà raggiungere una soluzione.
Il 14 giugno dello scorso anno, Putin aveva esposto i suoi termini per una fine immediata della guerra: l’Ucraina deve rinunciare alle sue ambizioni di adesione alla NATO e ritirare le sue truppe dall’intero territorio delle quattro regioni ucraine rivendicate e in gran parte controllate dalla Russia.
Ryabkov ha inoltre aggiunto che la fornitura di armi moderne da parte degli Stati Uniti all’Ucraina ha reso gli Stati Uniti stessi una parte del conflitto, riferisce Reuters.
Ha sottolineato che qualsiasi negoziato sull’Ucraina dovrà affrontare le cause profonde del conflitto e riconoscere la “realtà sul campo”, avvertendo che qualsiasi ultimatum rivolto a Mosca sarebbe destinato a fallire.
Ryabkov ha elogiato l’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump per aver manifestato interesse a dialogare con la Russia sul conflitto in Ucraina, aggiungendo che Mosca è pronta a negoziare, ma solo “su basi di parità”.