“Oggi, il nuovo capitolo dello scontro istituzionale in corso, ha superato il limite. Su Repubblica, il Ministro Crosetto vorrebbe essere sentito dal Copasir in quanto avrebbe altro da dire in modo che “altri staranno zitti per un po`”.
Il giornale riporta anche un`altra affermazione incredibile del Ministro che dice di avere “contestato in più di una occasione mancate informazioni alla Difesa che avrebbero potuto anche creare problemi alla sicurezza nazionale” .
Un linguaggio che richiede un serio chiarimento, e che solleva domande a cui – senza naturalmente interferire con le indagini in corso – occorre dare urgenti risposte politiche. Dalla destra al Governo, dopo mesi di vaghe denunce di complotto, non c`è stato alcun esercizio di responsabilità. In un momento di drammatica crisi geopolitica, è accettabile uno scontro tra le due figure di Governo e i soggetti istituzionali che più di tutti dovrebbero garantire per la nostra sicurezza? Noi, in ogni sede, senza ovviamente interferire con le indagini della magistratura, chiediamo si faccia chiarezza su quanto fin qui emerso in Antimafia: e cioè l’estrema vulnerabilità delle nostre reti cibernetiche e delle banche dati riservate, la possibile esistenza di un mercato di informazioni riservate, del quale occorre scoperchiare ogni responsabilità di esecutori e possibili mandanti. Per la gravità dei fatti e del contrasto politico emerso riteniamo indispensabile che il Governo con il suo Presidente del Consiglio Meloni riferisca al Parlamento su un tema delicato come quello della sicurezza nazionale”.
Così in una nota i parlamentari del Pd membri della commissione Antimafia, Walter Verini, Peppe Provenzano, Debora Serracchiani, Andrea Orlando, Vincenza Rando, Anthony Barbagallo, Franco Mirabelli, Valeria Valente.