La Russia si sta preparando ad un clamoroso scambio di prigionieri? È per questo che negli ultimi giorni, ed anche nelle ultime ore, si è registrato un insolito e riservatissimo trasferimento di detenuti politici? Il Cremlino tace e si è rifiutato di commentare, ma un riscontro è appena arrivato dagli USA: i dossier di quattro noti prigionieri russi sono scomparsi dal database del sistema penitenziario federale degli Stati Uniti. È stato l’avvocato Igor Slabykh a richiamare l’attenzione su questo. Sono scomparse le informazioni su Vladislav Klyushin e Alexandra Vinnik, mentre l’agenzia RIA Novosti ha scritto di altri due: Maksim Marchenko e Vadim Konoshchenka. Allo stesso tempo, rimangono disponibili informazioni su altri russi famosi, ad esempio sull’hacker Vladimir Dunaev.
Veniamo ai segnali registrati negli ultimi giorni in Russia. Di ieri la notizia di almeno sei trasferimenti circondati dal silenzio totale, anche nei confronti della difesa. Oggi, un trasferimento ancora più misterioso, e che ha inquietato. Si tratta di Kara-Murza, e di lui ben si sanno le precarie condizioni di salute, condizioni che recentemente avevano fatto molto preoccupare, anche per la durezza della detenzione.
Oggi l’amministrazione della colonia n. 6 di Omsk ha detto alla difesa di Vladimir Kara-Murza che il dissidente si trovava nell’ospedale della prigione del Servizio Penitenziario Federale n. 11 a Omsk. Questo quanto riportato dall’avvocato Vadim Prokhorov. “Nonostante ci venga detto che Vladimir Kara-Murza è in un ospedale, a Omsk, non ci è dato di vederlo. Sappiamo, invece, che alle 10:00 è arrivato a Omsk un volo speciale, e che poi è ripartito per Mosca alle 16:00 circa. Non abbiamo altri dettagli”, ha detto Prokhorov.
A supporto degli interrogativi della difesa di Kara-Murza, il caporedattore del canale televisivo Dozhd, Tikhon Dzyadko, ha pubblicato uno screenshot con i movimenti aerei del giorno, l’arrivo e la partenza di un aereo speciale sul sito web FlightRadar24, che traccia, appunto, il movimento degli aerei in tempo reale. Si vede l’aereo Tu-214, decollato da Omsk alle 16:40 e in volo verso Mosca. Non si sa se Kara-Murza sia a bordo di quel volo. Tutto lo fa pensare.
In precedenza, l’amministrazione della colonia ieri ed oggi non aveva permesso a un avvocato di vedere Vladimir Kara-Murza, dicendo che il politico stava facendo degli esami clinici. Anche la Reuters, citando il Servizio Penitenziario Federale, ha parlato di un trasferimento di Kara-Murza dalla colonia penale di Omsk, ma non si sa per dove esattamente.
Proprio domani, 1 agosto, il tribunale distrettuale Sovetsky di Omsk terrà un’udienza sulla causa intentata da Kara-Murza contro la colonia. La difesa insiste sul fatto che il politico sia presente di persona all’udienza. “In una conversazione tra il personale del tribunale e l’amministrazione dell’ospedale carcerario, quest’ultimo ha già espresso dubbi sul fatto che domani ci possa essere una videoconferenza con la partecipazione di Vladimir Kara-Murza. Allo stesso tempo, continuano a negare il trasferimento di Vladimir Kara-Murza dall’ospedale”, ha scritto Prokhorov su Facebook.
Come ricordato, nei giorni scorsi, sei prigionieri politici, tra cui Oleg Orlov, Ilya Yashin e Lilia Chanysheva, sono stati portati via dalle colonie e dai centri di detenzione preventiva in una direzione sconosciuta. I loro avvocati e parenti non sanno dove si trovano e cosa sta succedendo loro. Nel frattempo, anche un’altra prigioniera politica, la giornalista di RusNews Maria Ponomarenko, non si sa dove sia finita. Non è stata presente in aula, in tribunale, quando avrebbe dovuto esserci. I redattori non sono riusciti a contattarla.
Per completare il quadro, anche l’avvocato del cittadino statunitense Paul Whelan, che è stato inviato in una colonia in Russia con l’accusa di spionaggio, ha detto di non avere notizie del suo assistito. Anche lui nel “pacchetto” di un possibile scambio? Bisognerà aspettare. Gli attivisti per i diritti umani sono stati i primi a ipotizzare che ci sia in preparazione un clamoroso scambio di prigionieri, e per questo si registrerebbe questo giro di trasferimenti, tutti circondati dal massimo riserbo. Ad oggi, il Cremlino si è rifiutato di commentare l’ipotesi di un possibile scambio di prigionieri. In ultimo, vale ricordare quanto detto da Biden al momento di annunciare il ritiro dalla corsa alla Casa Bianca. Continuerò il mio lavoro e fece intendere qualcosa di grande in quest’ultimo scorcio di mandato presidenziale.