Ora il leader ungherese si barcamena. «Budapest non vuole bloccare decisioni nella Nato che sono diverse dalle nostre. Ogni operazione militare esterna può essere solo volontaria e l’Ungheria ha ottenuto le garanzie necessarie anche alla luce delle elezioni europee: la scelta era guerra o pace e l’elettorato ha confermato la scelta del governo che non vuole partecipare a nessuna operazione di guerra».
Lo ha detto il premier ungherese Viktor Orban dopo l’incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
«Ho ricordato al Segretario generale che l’Ungheria è un membro impegnato e leale della Nato, attualmente ci sono 1.300 soldati ungheresi coinvolti in operazioni Nato. Le nostre spese per la difesa superano il 2% del Pil».