L’agenzia investigativa federale indiana Cbi afferma di aver sgominato una rete di agenti che inviavano persone nell’Ucraina devastata dalla guerra con il pretesto di dare loro posti di lavoro. Secondo le autorità indiane, la Russia ha ingannato un certo numero di indiani facendoli diventare soldati sul fronte in Ucraina. L`India è in dialogo con le autorità russe per riportare a casa i suoi cittadini. La Cbi ha affermato in un comunicato che i trafficanti operavano nell’ambito di una “rete organizzata”.
Il giorno prima il servizio investigativo indiano aveva annunciato di aver scoperto una rete di trafficanti di esseri umani che procuravano persone all’esercito russo. Secondo i servizi segreti, li attiravano con la promessa di dargli un lavoro.
Si tratterebbe di almeno 35 indiani, che sono stati mandati al fronte in Ucraina contro la loro volontà. La Cbi ha affermato di aver scoperto che i cittadini indiani oggetto di tratta venivano addestrati in ruoli di combattimento e schierati nelle basi del fronte nella zona di guerra Russia-Ucraina “contro la loro volontà, mettendo così le loro vite in grave pericolo”.
A gennaio, il Nepal ha chiesto il ritorno di centinaia di nepalesi reclutati per combattere contro l`Ucraina.
Il ministero degli Esteri indiano aveva precedentemente riconosciuto “che alcuni cittadini indiani si sono arruolati per ruoli di supporto nell`esercito russo” e ha aggiunto che sta collaborando con le autorità russe per ottenere il congedo dei cittadini indiani dall`esercito.
In passato, i media britannici avevano raccolto diverse testimonianze di chi era stato attirato in Russia da un canale YouTube, promettendogli uno stipendio mensile di 150.000 rupie (1.813 dollari).