Riccardo Sessa stato ambasciatore d’Italia in Iran e in Cina, nonché rappresentante permanente per l’Italia alla Nato. Ora con la guerra in Ucraina è spesso ospite in tv.
Riccardo Sessa è nato a Massa, in Toscana, il 23 settembre 1947. Il futuro diplomatico si è formato a Parigi. Lì ha terminato gli studi secondari e ha proseguito all’Istituto di Studi Politici, approfondendo il diritto internazionale e relazioni internazionali. Successivamente ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, per poi immettersi nel mondo del lavoro.
Nel 1973 è dunque diventato diplomatico, carriera che ha coltivato parallelamente a quella istituzionale. Ha prima passato un periodo alla Direzione Generale Affari Politici. Poi alla Segreteria Generale, mentre nel 1977 ha prestato servizio presso l’Ufficio del Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio dei Ministri. Nel 1978 è diventato Primo Segretario alla Rappresentanza permanente italiana presso la Nato a Bruxelles, per poi spostarsi per tre anni all’Ambasciata a Brasilia come Consigliere Capo dell’Ufficio Commerciale.
Rientrato a Roma nel 1984, è stato assegnato al Gabinetto del Ministro dove Sessa ha diretto l’Ufficio per i Rapporti con il Parlamento. In seguito è stato nominato Capo della Segreteria del Presidente del Consiglio Giulio Andreotti, per poi dedicarsi alle attività, nell’ordine, Vice Capo di Gabinetto, Vice Direttore Generale dell’Emigrazione e degli Affari Sociali e Consigliere Diplomatico del Ministro della Difesa.
La carriera di ambasciatore
Riccardo Sessa ha svolto il ruolo di ambasciatore a Belgrado durante la crisi in Kosovo, ma anche a Teheran. Rientrato a Roma, ha dunque rivestito il compito di Direttore Generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente alla Farnesina, coordinando anche le operazioni italiane per la ricostruzione in Iraq.
A gennaio del 2006 ha ottenuto la nomina di Ambasciatore di grado e a dicembre dello stesso anno Sessa è diventato Ambasciatore a Pechino, accreditato anche ad Ulan Baatar. Infine, a dicembre del 2010 si è trasferito a Bruxelles come Ambasciatore Rappresentante permanente italiano al Consiglio Atlantico (NATO), dove è rimasto fino a gennaio del 2013.