Un crimine di guerra: sono 25 le persone rimaste uccise e 50 ferite in un attacco russo che ha colpito una stazione ferroviaria nell’Ucraina centrale, tra le vittime anche due bambini.
Lo ha annunciato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Ho appena ricevuto informazioni su un attacco missilistico russo su una stazione ferroviaria nella regione di Dnipropetrovsk», ha detto il presidente ucraino, nel quale «almeno 15 persone sono state uccise e circa 50 ferite», ha precisato. Poi il bilancio è salito a 25. Nella zona non c’erano obiettivi militari.
La stazione ferroviaria colpita dai missili russi si trova a Chaplyne, a 100 chilometri a est della città di Zaporizhzhia, e nel bombardamento sono rimasti uccisi anche due bambini. Lo ha scritto su Twitter il presidente della Rada (il Parlamento ucraino), Ruslan Stefanchuk. «Cos’altro è necessario perché il mondo riconosca questo Paese come terrorista?», ha aggiunto il politico ucraino riferendosi alla Russia.
Michel, inorridito dal raid russo alla stazione
«Inorridito dall’attacco missilistico alla stazione ferroviaria di Chapylne che ha ucciso e ferito molti civili nel giorno dell’indipendenza dell’Ucraina». Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Charles Michel. «I nostri pensieri vanno alle famiglie delle vittime – ha aggiunto – . I crimini di guerra non rimarranno impuniti»
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