Attentati partigiani contro gli occupanti russi e i collaborazionisti, a testimonianza che siamo di fronte ad una vera e propria resistenza che agisce anche dietro le linee nemiche e che gode di appoggi da parte di quella parte di popolazione non filo-russa che non è fuggita.
Il sentimento di opposizione a Mosca nelle aree dell’Ucraina occupata «sta portando a prendere di mira funzionari russi e filo-russi» come testimonia l’uccisione lunedì scorso – mediante autobomba – del sindaco dell’amministrazione nominata dagli occupanti a Velykyy Burluk. Lo scrive e ll’intelligence britannica nel consueto aggiornamento della situazione in Ucraina in cui definisce «probabile» una escalation degli attacchi contro i funzionari nominati da Mosca, «aumentando le già notevoli sfide che devono affrontare gli occupanti russi e potenzialmente aumentando la pressione sulle formazioni militari e sulle forze di sicurezza».
In questo contesto – scrive l’intelligence di Londra – «la Russia continua a cercare di minare la legittimità dello stato ucraino e consolidare il proprio governo e il controllo amministrativo sulle parti occupate» del paese, come dimostra «l’iniziativa per gemellare città e regioni russe e ucraine» per dare vita ad amministrazioni locali `postbelliche´. Significativo anche il decreto varato che punta a «rendere più facile per gli ucraini ottenere la cittadinanza russa».
Sul fronte delle operazioni belliche il report segnala una attivita ridotta, concentrata soprattutto nelle aree urbane di Slovyansk e Kramatorsk che «restano probabilmente gli obiettivi principali per questa fase» del conflitto.
Argomenti: guerra russo-ucraina