Perché la Nato non crede che Mosca stia ritirando le truppe dal confine con l'Ucraina?
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Perché la Nato non crede che Mosca stia ritirando le truppe dal confine con l'Ucraina?

"Abbiamo sentito segnali da Mosca su disponibilità a continuare sforzi diplomatici. Ma finora non abbiamo nessuna de-escalation, al contrario pare che aumenti l'ammassamento" ha detto il segretario generale Stoltenberg.

Perché la Nato non crede che Mosca stia ritirando le truppe dal confine con l'Ucraina?
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16 Febbraio 2022 - 11.32


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La Nato non crede che Mosca sia ritirando le truppe dal confine ucraino.  “Abbiamo sentito segnali da Mosca su disponibilità a continuare sforzi diplomatici. Ma finora non abbiamo nessuna de-escalation o ritiro delle forze, al contrario pare che aumenti l’ammassamento” ha detto il segretario generale, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri della Difesa della Nato. “Quello che vediamo è che hanno aumentato il numero delle truppe e molte altre sono in arrivo”.

Intanto il Cremlino ha negato qualsiasi responsabilità circa il cyberattacco che ha colpito numerosi siti web del ministero della Difesa ucraino e delle sue forze armate, nonché due banche statali. “Come previsto, l’Ucraina continua a incolpare la Russia per qualunque cosa. La Russia non ha nulla a che vedere con alcun attacco alla rete informatica” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov che poi ha aggiunto: “È positivo il fatto che il presidente degli Stati Uniti abbia anche detto di essere disponibile a svolgere negoziati seri” per una de-escalation della crisi ucraina”.

Leggi anche:  Il Cremlino avverte che usare i missili a lungo raggio contro la Russia aumenterebbe la tensione

Gli Stati Uniti non intendono fare pressioni sull’Ucraina affinché aderisca alla Nato. Lo ha assicurato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. “Non faremo pressioni sull’Ucraina o su qualsiasi altro Paese per un’adesione o una non adesione a una alleanza”, ha affermato Psaki sottolineando che “i Paesi hanno il diritto alla sovranità e all’integrità territoriale e a loro spettano le decisioni”. 

“Sono i trenta Paesi alleati della Nato a decidere le adesioni, non è la Russia a decidere chi diventa membro. Si tratta di rispetto del diritto di ogni Paese di scegliere il suo percorso. Ed è uno dei principi della Nato”. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, al suo arrivo alla riunione dei ministri della Difesa. La sua affermazione è arrivata in risposta a una domanda sulle dichiarazioni del cancelliere tedesco, Olaf Scholz, che ieri in conferenza stampa con il presidente russo, Vladimir Putin, aveva evidenziato che l’Ucraina non sarebbe entrata nella Nato finché loro due erano in carica. 

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