Condannato all'ergastolo Anwar Raslan, ex torturatore per Assad: è colpevole di crimini contro l'umanità
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Condannato all'ergastolo Anwar Raslan, ex torturatore per Assad: è colpevole di crimini contro l'umanità

Ha inflitto torture a circa 4mila persone detenute nella prigione di Al-Khatib nota come Inferno in Terra. Si tratta del primo processo al mondo condotto con l’accusa di tortura nei confronti di funzionari di Stato siriani.

Condannato all'ergastolo Anwar Raslan, ex torturatore per Assad: è colpevole di crimini contro l'umanità
Anwar Raslan
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13 Gennaio 2022 - 12.34


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L’ex colonnello siriano Anwar Raslan, arrestato in Germania nel 2019, 58 anni, è stato condannato all’ergastolo da un tribunale tedesco dopo essere stato riconosciuto colpevole di crimini contro l’umanità per le torture inflitte a circa 4mila persone detenute nella prigione di Al-Khatib nota come Inferno in Terra. Si tratta del primo processo al mondo condotto con l’accusa di tortura nei confronti di funzionari di Stato siriani.

Raslan è stato un alto funzionario dei servizi di sicurezza sotto il presidente Bashar al-Assad. Il tribunale di Coblenza lo ha ritenuto responsabile di decine di casi di omicidi e violenza sessuale e di migliaia di torture mentre prestava servizio come dirigente degli apparati di sicurezza del governo di Assad.

I fatti contestati a Raslan risalgono agli anni tra il 2011 e il 2012, durante le sollevazioni popolari contro il governo che contribuirono a innescare la crisi politica e il conflitto civile che in Siria proseguono ancora oggi. All’epoca il militare gestiva un centro di detenzione nei pressi della capitale Damasco.

La sentenza è la prima di questo tipo ai danni di un funzionario del governo siriano. Il processo concluso oggi e cominciato ad aprile del 2020 a Coblenza si è svolto nel corso di 108 udienze e ha previsto l’ascolto di oltre 80 testimoni, numerose vittime di tortura e parti civili di organizzazioni non governative.

Il procedimento si è basato sul principio della giurisdizione universale che, nel diritto internazionale, consente di agire penalmente contro soggetti ritenuti responsabili di crimini di particolare gravità, in maniera indipendente dal Paese dove sono stati commessi e dalla nazionalità dell’autore. Il processo di Coblenza vedeva all’inizio un secondo imputato, Eyad al Gharib, sottoposto di Raslan accusato di aver arrestato oppositori del governo siriano e di averli trasferiti nel carcere di Al Khatib. Il 24 febbraio 2021, Al Gharib è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione. In momenti separati, Raslan e Al Gharib erano emigrati in Germania nel 2012, dopo aver disertato dal Gid, venendo arrestati a Berlino e Zweibruecken nel 2019.

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