Altri cinque missili attaccano l'aeroporto di Kabul: intercettati dal sistema di difesa americano
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Altri cinque missili attaccano l'aeroporto di Kabul: intercettati dal sistema di difesa americano

Per ora non si hanno notizie di vittime. Il presidente Biden messo al corrente del tentato attacco: "Le operazioni continuano"

Aeroporto di Kabul
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30 Agosto 2021 - 11.11


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Non si ferma l’escalation di violenza che vede l’aeroporto di Kabul l’obiettivo principale dei missili: almeno cinque razzi lanciati questa mattina nella capitale afghana.

Alcuni testimoni affermano che i missili sono stati sparati da un’auto nella zona di Khairkhaneh, quartiere non lontano dallo scalo. Per ora non si hanno notizie di vittime.

Alcune persone che vivono vicino all’aeroporto, citate dalla Afp, affermano di aver sentito il suono del sistema difensivo anti-missile che veniva attivato.

Altri parlano di fumo nei pressi dell’aerostazione. Il sistema di difesa dell’Hamid Karzai ha intercettato i missili.

Il presidente americano Joe Biden è stato messo al corrente dell’attacco e “le operazioni continuano ininterrotte”.

Lo ha riferito la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. “Il presidente è stato informato che le operazioni continuano ininterrotte all’aeroporto di Kabul e ha riconfermato il suo ordine che i comandanti raddoppino i loro sforzi per dare la priorità a fare tutto il necessario per proteggere le nostre forze a terra”, ha sottolineato.

I talebani, intanto, rendono noto che permetteranno a tutti i cittadini stranieri e afghani, con autorizzazione di viaggio per un altro Paese, di lasciare l’Afghanistan.

E’ quanto afferma una nota congiunta diffusa da circa 100 governi e pubblicata sul sito del Dipartimento di Stato statunitense.

“Abbiamo ricevuto assicurazioni dai talebani che tutti i cittadini stranieri e qualsiasi cittadino afghano con autorizzazione di viaggio dai nostri paesi saranno autorizzati a procedere in modo sicuro e ordinato verso i punti di partenza e viaggiare fuori dal paese”, si legge nella dichiarazione in cui si sottolinea che i Paesi firmatari, tra cui Italia, Usa, Gran Bretagna, Australia, Giappone, Francia e Spagna, continueranno a rilasciare documenti di viaggio agli afghani designati.

“Siamo tutti impegnati a garantire che i nostri cittadini, nazionali e residenti, dipendenti, afghani che hanno lavorato con noi e quanti sono a rischio possano continuare a viaggiare liberamente verso destinazioni al di fuori dell’Afghanistan”, conclude il comunicato.

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