Renzi ritira fuori il caso Barr per accreditarsi come "cheerleader" italiana di Biden
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Renzi ritira fuori il caso Barr per accreditarsi come "cheerleader" italiana di Biden

Il leader di Italia Viva ha riesumato la storia del presunto ruolo pro-Trump giocato dal premier nel 2019 in merito a due incontri tra il ministro della Giustizia Usa e i vertici dei servizi segreti italiani.

Renzi e Biden
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Umberto De Giovannangeli Modifica articolo

12 Gennaio 2021 - 15.32


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Irresponsabile, l’”ultimo azzardo”, il “grande bluff”. Così la stampa estera tratta il senatore di Rignano. Il Financial Times qualche giorno fa commentava quanto sta succedendo in Italia in questi termini: “Nel bel mezzo di una pandemia globale e di una brutta recessione potrebbe non sembrare il momento più opportuno per provare a far cadere il governo. A meno che tu non sia Matteo Renzi”.

Il capo di Italia Viva non ne esce bene, con il Financial Times che ritiene si tratti solamente di tutelare i propri interessi personali, visto che Giuseppe Conte rappresenta un ostacolo alle “rinnovate ambizioni politiche di Renzi dopo la nascita del suo nuovo piccolo partito”.

D’altronde, annota Olivier Tosseri nel suo pezzo per il giornale francese Les Echos, “Matteo Renzi lo conosciamo tutti”. Questo però non esclude che possa trattarsi di “un bluff”, con Renzi che potrebbe essersi mosso solamente per ottenere qualcosa in più al tavolo del Governo; anche perché – ricorda il giornalista – in caso di elezioni Italia Viva sparirebbe.

Il Politico.eu, costola europea dell’omonima testata americana, svela quello che potrebbe essere il piano segreto di Renzi: posizionarsi al centro, diventando così l’ago della bilancia di qualsiasi Governo. Ma per farlo dovrà per forza di cose risalire nei sondaggi, altrimenti è molto probabile che in caso di nuove elezioni la previsione di Les Echos si concretizzerà con Renzi che sparirà dagli scenari politici del Paese.

Lo spagnolo El Paìs parla invece di “crisi irresponsabile in in un momento di estrema fragilità”, mentre il tedesco Die Welt si chiede “se l’Italia ha bisogno di un nuovo Governo nel bel mezzo della peggiore crisi degli ultimi decenni”.

Gavin Jones, corrispondente da Roma per Reuters, ritiene che Renzi stia “giocando con la politica”, descrivendo il leader di Italia Viva come una persona che sta agendo in “modo cinico e spregiudicato per un vantaggio politico o personale, anziché per il bene comune”.

Messaggio a Biden

Ma l’uscita di Renzi va al di là dei confini nazionali, e delle miserrime beghe di potere nostrane.  Per coglierne la portata, e il vero destinatario, occorre fare un passo indietro. Sono trascorse già diverse ore dalle immagini dell’assalto al Congresso operato dai “miliziani” di Trump. L’America è sotto shock, la seduta che doveva ufficializzare l’elezione di Joe Biden a 46mo Presidente degli Stati Uniti d’America viene momentaneamente sospesa. Tra foto di “sciamani” e di neonazisti in posa, arrivano i primi commenti dalle cancellerie europee. La cancelliera tedesca Angela Merkel è la prima ad esprimere condanna per quell’atto eversivo. Si attende la presa di posizione del presidente del Consiglio italiano. Il tempo passa. E da Palazzo Chigi non arrivano comunicati né twitter.  Ecco allora manifestarsi Renzi, che rimarca pubblicamente lo “strano” silenzio di Conte. Un silenzio sospetto che riporta alla luce l’”affaire Barr”

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L’affaire Barr

L’accusa rovente di difendere “l’amico Donald” anche quando fomenta l’assalto alle istituzioni troverebbe fondamento e conferma, secondo Matteo Renzi ed i suoi, nel presunto ruolo giocato dal presidente del Consiglio nel 2019 in merito a due incontri romani tra il ministro della Giustizia Usa William Barr e vertici dei servizi segreti italiani.

In sostanza si accusa Conte di essersi prestato a favorire la ricerca da parte di Barr di elementi per screditare l’indagine allora in corso negli Usa sul possibile complotto concertato tra Trump e Cremlino ai danni di Hillary Clinton. A suo tempo, il premier aveva riferito al Copasir di non aver mai parlato di tale vicenda né con Barr né con Trump, ma che negare l’autorizzazione agli incontri “avrebbe recato un danno alla nostra intelligence” e sarebbe apparso come “un atto di slealtà nei confronti di un alleato storico”.

Questa vicenda riesumata s’intreccia fortemente con l’affondo portato da Renzi nei confronti dell’inquilino di Palazzo Chigi per il reiterato rifiuto di nominare, come hanno fatto i suoi predecessori, un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai servizi. Questione, in verità, che anche altre parti politiche, interne alla stessa maggioranza di governo, hanno sollevato anche se in modo meno eclatante di quanto ha fatto il “guastatore” Renzi. Il problema esiste, e nei boatos che accompagnano un possibile rimpasto in un Conte III, si fa sempre più insistente il nome dell’attuale ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, per questo delicatissimo incarico.

Quel pezzo di Politico

Ma torniamo al “bomba”. Nonostante il suo incerto padroneggiare la lingua inglese, solo Di Maio è messo peggio, Renzi ha bene in mente, i traduttori esistono per questo, quanto ebbe scrivere sull’autorevole Politico David M.Herszenhorn il 30 luglio 2018.

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Già il titolo è tutto un programma. “Giuseppe Conte, cheerleader italiano di Donald Trump”. 

E poi la lunga spiega “Giuseppe Conte non ha mai fatto campagna elettorale né si è mai candidato alle elezioni in Italia, ma questo non ha impedito al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di congratularsi con lui per la sua ‘straordinaria vittoria’

I ripetuti riferimenti di Trump alla vittoria di Conte sono stati solo una piccola parte di una strana conferenza stampa alla Casa Bianca di lunedì, in cui il presidente americano sembrava godere della rara opportunità di comparire al fianco di un leader mondiale con ancora meno esperienza diplomatica di lui.

Conte è stato infatti nominato come candidato di compromesso dai due partiti che si sono distinti nelle elezioni, il Movimento 5 stelle anti-establishment e la Lega di estrema destra.

A differenza di altri leader europei – tra cui il cancelliere tedesco Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro olandese Mark Rutte – che hanno usato le loro conferenze stampa con Trump per evidenziare i disaccordi politici, Conte ha applaudito mentre Trump rivendicava importanti trionfi, dal G7 in Quebec, a un viaggio al quartier generale della Nato per un vertice con il presidente russo Vladimir Putin a Helsinki

Conte ha elogiato Trump per aver fornito ‘posizioni e prese di posizione espresse con chiarezza’, ha proclamato l’Italia come il nuovo ‘interlocutore privilegiato’ di Washington in Europa, e si è detto personalmente pronto a diffondere il vangelo di Trump, in particolare sulla questione delle spese Nato. “Io sarò, personalmente, il portatore del messaggio, e cercherò di far capire anche agli altri queste posizioni”, ha detto Conte. Trump ha aperto la conferenza stampa con una bizzarra descrizione dei risultati delle elezioni italiane di marzo, in cui nessun partito ha avuto i  voti sufficienti per governare da solo e alla fine la 5 Stelle e la Lega hanno formato una coalizione alquanto strana, scegliendo Conte, un professore di diritto poco conosciuto, per servire come capo del governo tecnocratico.

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‘Voglio iniziare congratulandomi ancora una volta con lei per la sua straordinaria vittoria in Italia’, ha dichiarato Trump. ‘È stata una cosa che tutto il mondo stava guardando e che ha entusiasmato la gente in tutta Italia e, posso dirvi, anche negli Stati Uniti’. Congratulazioni’. Nella sua elezione – ha continuato Trump – la nazione italiana ha riaffermato le grandi tradizioni di sovranità, legge e responsabilità che si estendono fino all’Antica Roma”

‘Come gli Stati Uniti, l’Italia è attualmente sotto enorme pressione a causa dell’immigrazione clandestina e l’hanno combattuta duramente”, ha detto Trump. E il primo ministro, francamente, è con noi oggi a causa dell’immigrazione clandestina”. L’Italia si è stancata. Non la volevano più’.

Conte non ha offerto alcuna replica ai commenti di Trump e ha invece sfruttato ogni opportunità durante la sessione di domande e risposte per elogiare il presidente americano….

Trump ha rivendicato la vittoria in ogni sua apparizione internazionale. ‘Abbiamo avuto un ottimo incontro del G7.  E’ lì che io e Giuseppi siamo diventati amici’, ha detto del summit in Quebec, che ha lasciato presto e poi ha ripudiato con rabbia le conclusioni dei leader in una serie di tweet mentre volava a Singapore. Eppure, ha twittato Trump: ‘E’ stato un grande incontro’….Inserendo un altro elemento bizzarro nella conferenza stampa, Trump ha dichiarato che l’Italia, che ha lottato finanziariamente, è pronta per il successo economico grazie alla leadership di Conte. ‘Raccomando di investire in Italia. E’ un posto fantastico, con grandi persone’, ha detto. Più tardi, gesticolando verso Conte, Trump ha affermato, ‘lui sa come vendere’. Per poi proclamare: ‘L’Italia fa un ottimo prodotto e penso che andrà molto bene dal punto di vista economico’”.

Questo, in larga sintesi, è l’articolo, non certo elogiativo verso il premier dell’allora governo gialloverde. L’amico Giuseppi ha cambiato maggioranza, ma non l’atteggiamento verso The Donald. A Washington non lo dimenticano. E Renzi ha provato, a modo suo, e cioè sparando ad alzo zero, ad accreditarsi come il più sicuro referente in Italia per il neo presidente Usa. Chissà se Politico scriverà un pezzo sulla “cheerleader di Biden”. 

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