Una ipotesi che si era affacciata anche in precedenza: Osama bin Laden potrebbe aver segretamente comunicato con i i suoi uomini attraverso video porno che contenevano messaggi criptati.
L’ipotesi è contenuta in un documentario che analizza i contenuti del materiale rinvenuto nel covo di Abbottabad, in Pakistan, dove il capo di al-Qaeda l’ideatore degli attacchi dell’11 settembre è stato raggiunto ed ucciso dai Navy Seals il 2 maggio 2011.
Lo special di National Geograpghic, ‘Bin Laden’s Hard Drive’ presentato da Peter Bergen, analista di questioni di sicurezza nazionale alla Cnn, primo giornalista televisivo ad intervistare Bin Laden – ipotizza che i video venissero usati come mezzi per trasmettere messaggi ai suoi accoliti.
Bin Laden non si fidava di inviare messaggi in codice via email perché temeva che venissero decriptati e la maggior parte delle sue comunicazioni con l’esterno avveniva attraverso dei corrieri. Al momento quella del documentario resta solo un’ipotesi dato che 22 persone si trovavano nel covo e non è certo che i video vi fossero stati introdotti da lui, sottolinea il Daily Mail.