la sconfitta è vicina. Ma loro – fedeli alla linea che impone di mostrare sempre il volto feroce – continuano a uccidere, lapidare, mutilare, brutalizzare a morte i gay.
L’esercito siriano ha guadagnato terreno nel Nord e nel Centro della Siria portandosi in un’area più prossima all’importante provincia di Deir Ezzor, in gran parte controllata dal gruppo jihadista dello Stato islamico: lo ha annunciato oggi l’Osservatorio siriano sui diritti umani. Questo progresso è stato “significativo” a Sud della città di Raqqa (Nord), ha sottolineato l’ong, aggiungendo che soli 4 chilometri separano le forze fedeli al regime di Damasco dalla città di Madan controllata dall’Isis.
Madan si trova in prossimità della frontiera tra le province di Raqqa e Deir Ezzor. Quest’ultima è quasi interamente sotto il controllo dell’Isis.
E infatti dalla cosiddetta provincia Khair dello Stato Islamico (ossia quella di Deir Ezzor) l’Isis ha diffuso una serie di immagini mentre si vedono i loro aguzzini giustiziare uno sventurato con un colpo di pistola alla testa; tagliare la mano a un ragazzo; lapidare un uomo e poi lanciare il suo corpo e poi lanciare il suo corpo dall’alto di un palazzo, forse perché gay e impuro.
Assassini sempre. Fino all’ultimo giorno. E quell’ultimo giorno non è così vicino.
La ferocia dell'Isis a Deir Ezzor: giustiziato un ragazzo e un gay gettato da un palazzo
Lo Stato Islamico sotto assedio ha diffuso le immagini di ennesimi omicidi dopo le sentenze di tribunali jihadisti
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6 Agosto 2017 - 20.26
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