Di fronte al rischio di attentati jihadisti, il governo in Spagna ha intensificato il livello di allerta. Lo ha confermato il segretario di Stato alla sicurezza, Francisco Martinez, citato oggi da El Pais.
Gli ultimi crimini rivendicati dallo Stato islamico (Isis) e la recrudescenza dei conflitti in Iraq e Siria evidenziano, secondo le fonti del ministero degli interni, «una minaccia diretta del terrorismo jihadista contro i paesi occidentali, con speciale preoccupazione per gli interessi di Stati Uniti, Francia e Regno Unito».
Da mesi si registrano «indicatori preoccupanti» del rischio crescente di un’azione terrorista in Spagna, nel mirino dell’Isis, che pretenderebbe di annettere al suo ‘Califfato islamico’ anche l’Andalusia, un tempo musulmana.
Nel solo 2013, le forze di sicurezza hanno arrestato in Spagna 44 persone sospette di appartenenza a organizzazione terrorista islamica. Oltre 25 le operazioni contro i jihadisti messe a segno fra il 2011 e il 2014, con l’arresto complessivo di 122 persone, delle quali 45 collegate alla Siria.
Oltre una cinquantina di spagnoli o maghrebini con nazionalità spagnola combattono in Siria e Iraq. Di questi, tre sono stati arrestati al loro ritorno in Spagna.