Un nuovo studio si è concentrato sulle conseguenze del riscaldamento globale sulle piattaforme di ghiaccio dell’Antartide.
Le piattaforme di ghiaccio sono estensioni dei ghiacciai che galleggiano sull’oceano, circondando quasi la metà delle coste del continente antartico, una delle regioni più inospitali del mondo a causa della sua copertura quasi totale di ghiaccio.
La ricerca, pubblicata su Geophysical Research Letters e condotta da Alison Banwell, una glaciologa presso il Cires (Istituto di Ricerca delle Scienze Ambientali) negli Stati Uniti, ha rivelato risultati sorprendenti.
Utilizzando modelli scientifici e dati satellitari provenienti dalla missione IceSat-2 (Ice, Cloud, and land Elevation Satellite 2) della NASA, gli scienziati hanno quantificato il livello di scioglimento superficiale sulle piattaforme di ghiaccio nel periodo compreso tra il 1980 e il 2021.
I risultati hanno mostrato che le piattaforme antartiche hanno subito un livello di scioglimento superficiale relativamente basso rispetto al rapido aumento osservato nei ghiacciai della Groenlandia nell’Artico nello stesso periodo.
Tuttavia, la comunità scientifica non è del tutto soddisfatta di questi risultati. Alcune piattaforme nella penisola antartica, che si estende verso il Sud America, hanno registrato un notevole aumento dello scioglimento superficiale, soprattutto tra il 2019 e il 2020. Questo fenomeno non colpisce solo la superficie delle piattaforme, ma si sta verificando anche un consumo della parte inferiore della piattaforma di Thwaites a causa dell’acqua oceanica più calda. Inoltre, dall’altra parte del continente, un’intera piattaforma, la Conger, è recentemente collassata.
I glaciologi prevedono un significativo aumento dello scioglimento superficiale dei ghiacciai nel futuro. Secondo Banwell, “con l’aumento delle temperature, i tassi di scioglimento aumenteranno e le piattaforme di ghiaccio diventeranno molto meno stabili entro la fine del secolo”.