La linea della Lega è chiara: meno tasse ai ricchi, più privatizzazioni (che penalizzano i meno abbienti) e mano libera per inquinare e devastare il territorio nel nome del menefreghismo verso il prossimo e l’ambiente e nello stesso tempo nel nome dei dio denaro.
“Occorre essere un po’ green, è giusto e ne sono convinto, ma non green ideologico alla Sala”. Lo ha detto il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e segretario del Carroccio, Matteo Salvini, intervenendo alla scuola politica della Lega.
Parlando dell’ambientalismo del sindaco di Milano, Salvini ha spiegato che prevede che “per essere green o c’hai la macchina nuova o a Milano a lavorare non ci vieni. Questo non è green, questo è classismo: se sei ricco ti puoi permettere Milano, se non sei ricco stattene gentilmente a casa tua. Questa non è la mia Milano, che deve essere inclusiva, accogliente, solidale, che aiuta. Non hai i 50 mila per cambiare la macchina? Ti do una mano. Non ‘c’hai il furgone vecchio, mi fai schifo, stai fuori che tutelo l’ambiente’. Non è il green”.
Qualcuno dica a Salvini che con una spesa di 2 io 3 mila euro quasi tutte le macchine di possono riconvertira a Metano e Gpl. Il fatto che lo ignori la dice lunga sulla competenza.
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