Trivelle, cemento, grandi opere e nucleare: al governo sono arrivati gli epigoni di Trump e Bolsonaro.
E ovviamente tra le prime prese di posizione di ministro dell’ambiente non c’è la lotta ai cambiamenti climatici ma il ritorno al nucleare pulito che non c’è. Prima Salvini a promettere ponti sullo stretto e cantieri, poi lo sconosciuto Gilberto Pichetto Fratin che impareremo purtroppo a conoscere.
Guardiamo in modo favorevole alla sperimentazione del nucleare di nuova generazione”. Lo ha detto il neo ministro dell`Ambiente Gilberto Pichetto Fratin intervenendo al #ForumAutomotive in corso a Milano.
Sulla crisi energetica, Pichetto ha confermato che la “posizione del governo è quello di andare avanti a diversificare gli approvvigionamenti per sostituire il gas che importavamo dalla Russia”, come già si sta facendo ad esempio con l’Africa.
In merito alla riunione domani dei ministri dell’energia in Lussemburgo per discutere delle proposte presentate dalla Commissione europea “dobbiamo trovare un punto di convergenza” e “valutare le ricadute sui settori economici, fra cui l’automotive”. Pichetto ha poi ricordato che all’incontro di domani sarà presente anche il ministro uscente Cingolani “in qualità di advisor. Questa mattina c’è stato il passaggio di consegne, Cingolani rimarrà come assistente e consulente, il governo uscente e quello entrante che si presenteranno insieme”.
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