Diciamo che per essere a vocazione ambientalista nel governo Draghi ci sono tanti amanti del cemento, nemici dei vincoli ambientali e paesaggistici, denigratori delle energie rinnovabili e via discorrendo.
L’immagine del Draghi grillino sembra poco credibile.
Eppure il fondatore del M5s, che è partito dal vaffanculo a tutti per arrivare a definirsi una formazione liberale e moderata cerca di trovare qualcosa di buono nella situazione che si è prefigurata.
“Dobbiamo mettere l’eco-turbo. Ripeto. Dobbiamo mettere l’eco-turbo”. Così Beppe Grillo sul suo blog, dove scrive che “dobbiamo raddoppiare la velocità della transizione ecologica. Le emissioni italiane di gas climalteranti (CO2 e altri cinque) calano al ritmo delle lumache. Invece abbiamo bisogno di eco-lepri”.
“Al ritmo attuale arriveremo al 100 % di energie rinnovabili fra 80 anni invece che fra 40, come invece faranno miliardi di abitanti della Cina, della Nuova Zelanda, del Costarica, del Nord-Europa, della Francia, della Germania. E perfino quelli del Vaticano e di San Marino. Se progrediamo così piano i nostri ‘ragazzi del 2099’ saranno fritti. Fritti dal riscaldamento della Terra. Dobbiamo raddoppiare la velocità di riduzione dei gas climalteranti, la CO2 e altri cinque gas micidiali”. Dunque “dobbiamo mettere l’eco-turbo. Ripeto. Dobbiamo mettere l’eco-turbo”.
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