Temperature oltre i 50 gradi in estate in Francia: ecco quali saranno le conseguenze del riscaldamento globale
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Temperature oltre i 50 gradi in estate in Francia: ecco quali saranno le conseguenze del riscaldamento globale

Un rapporto di Meteo France indica un aumento di 6 gradi delle temperature medie, con una crescita delle piogge in inverno

Aumento temperature in Francia
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2 Febbraio 2021 - 09.23


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Le conseguenze del riscaldamento globale potrebbero farsi vedere entro 50 e 80 anni da oggi.  
Secondo un rapporto di Meteo France la Francia potrebbe essere alla prese con due mesi di caldo tropicale con temperature di 50 gradi dal 2070 e piogge molto più abbondanti d’inverno.

Lo studio contiene una serie di proiezioni sulle previsioni meteorologiche negli anni 2070-2100.

Tre gli scenari presi in considerazione dall’istituto meteorologico francese sulla politica climatica del Paese. Il primo, particolarmente ottimista, immagina che la Francia raggiunga la neutralità carbonica verso il 2070.

La seconda ipotesi prevede invece un rallentamento delle emissioni a partire dal 2050 mentre la terza stabilisce che non ci sarà alcun cambiamento rispetto ad oggi.

In quest’ultimo caso, la temperatura aumenterebbe di 3,9 gradi rispetto al periodo di riferimento 1975-2005, quindi secondo alcune proiezioni d’estate la colonnina di mercurio potrebbe toccare + 6 gradi rispetto alle misurazioni medie.

Ad ogni modo il rapporto Meteo France prevede che il numero di giorni caldissimi aumenti e che il caldo si intensifichi: sarà un raddoppio – nella situazione più ottimistica – mentre verrà moltiplicato per tre o quadro nel caso di studio intermedio, fino a 5-10 volte in quello più pessimistico.

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In altre parole, molte regioni affacciate sul Mediterraneo potrebbero vivere due mesi di caldo torrido a 50 gradi e temperature tropicali anche di notte. Per almeno 90 notti all’anno – circa tre mesi – si dovrebbero registrare almeno 20 gradi.

Ad aumentare, però, saranno anche le piogge, con una media annua tra + 2 e + 6%. Ci sarà anche una crescente differenza di pluviometria tra le stagioni e un quadro meteo sempre più incerto e variabile: d’inverno la pioggia rischia di aumentare tra il 9 e il 20% e d’estate diminuirà fino al 22%, con lunghi periodi di siccità dannosi all’ambiente e all’agricoltura.

“Questo rapporto mostra chiaramente la vulnerabilità della Francia ai cambiamenti climatici. Indica temperature leggermente più alte rispetto alle proiezioni precedenti, oltre a un calo più marcato delle precipitazioni nel sud del Paese” ha commentato a Le Monde il climatologo Jean Jouzel.

Per ambientalisti e attivisti un rapporto come questo indica l’urgenza di modificare il nostro stile di vita e urge il governo a riprendere le proposte formulate dalla Convenzione cittadina sul clima per orientare le sue politiche in materia di lotta al riscaldamento globale e tutela dell’ambiente. 

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