Il dollaro statunitense è sceso ai minimi degli ultimi tre anni, mentre si intensifica la fuga dagli asset americani.
I trader sono in allarme dopo che ieri Donald Trump ha lanciato un nuovo, durissimo attacco contro il governatore della Federal Reserve, definendo Jerome Powell “Mr. Sempre in Ritardo” e “un perdente totale”, intensificando così le sue pressioni per un taglio dei tassi d’interesse negli Stati Uniti.
Questi attacchi hanno spinto il dollaro ai livelli più bassi da marzo 2022 rispetto a un paniere di valute internazionali.
Rispetto allo yen, il dollaro ha toccato il minimo da sette mesi, scambiando a ¥140 per la prima volta dallo scorso settembre.
La settimana scorsa, Trump ha scritto che “la rimozione di Powell non può arrivare abbastanza presto”.
Tony Sycamore, analista di mercato presso IG, ha commentato che gli attacchi di Trump stanno minando la fiducia dei mercati:
Il loro rapporto è sempre stato conflittuale. Nonostante sia stato Trump a nominare Powell nel 2017, in seguito ha espresso rammarico, criticandolo per le “decisioni sbagliate” e per essere “sempre troppo in ritardo e nel torto”.
Powell, da parte sua, ha ribattuto avvertendo che i dazi imposti da Trump potrebbero alimentare l’inflazione e rallentare la crescita, contraddicendo le affermazioni dell’ex presidente sui benefici economici delle sue politiche.
Ieri, mentre i mercati europei erano chiusi, Wall Street ha registrato ulteriori perdite: il Dow Jones Industrial Average è sceso del 2,5%, ovvero di quasi 1.000 punti.