La corretta gestione del credito d’imposta può rappresentare un vantaggio strategico per le Aziende ed un mezzo attraverso il quale ottenere liquidità immediata da destinare a crescita ed investimenti.
Un credito d’imposta è un credito che un’azienda possiede nei confronti dello Stato o di altri enti pubblici, utilizzabile in vari modi. In particolare, un credito d’imposta può essere utilizzato per la compensazione degli altri debiti tributari verso l’Erario – sia della stessa natura che di natura differente-, o, in alternativa, ove vi siano i presupposti, si può richiederne il rimborso tramite la dichiarazione dei redditi.
Dunque, i crediti d’imposta presenti all’interno dalle dichiarazioni fiscali possono essere utilizzati dalle aziende per compensare debiti tributari nei confronti di diversi enti creditori, come lo Stato, INAIL, INPS, enti locali ed ENPALS.
La compensazione può avvenire in due modalità:
Orizzontale: quando si utilizza un credito per compensare un debito relativo a imposte di diversa natura (ad esempio, un credito IVA con un debito IRES).
Verticale: quando si utilizza un credito per compensare un debito della stessa imposta (ad esempio, IVA con IVA).
Appare dunque evidente che il credito d’imposta è uno strumento prezioso per la crescita di un’impresa, poiché consente di ridurre l’ammontare dei debiti e delle imposte dovute al Fisco, ottenendo un notevole risparmio
Il credito IVA e come utilizzarlo
Tra i vari crediti d’imposta che possono essere portati in compensazione di certo il credito IVA è probabilmente il più interessante, sia sotto un aspetto quantitativo (è il credito che maggiormente emerge dai dichiarativi) sia qualitativo, in quanto la compensazione può avvenire non solo su base annuale con dichiarativo, bensì anche su base trimestrale ove l’azienda utilizzi questa modalità di versamento dell’iva.
Come già detto, il credito IVA accumulato durante l’anno, o durante il trimestre (IVA TR) può essere liberamente utilizzato in compensazione orizzontale, ossia con altri tributi, ma con il limite massimo di 5.000 euro, salvo alcune eccezioni come per aziende con ISA maggiore di 8 oppure per le stratup. L’eventuale eccedenza oltre questa soglia potrà essere compensata solo a partire dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione e previa ottenimento del visto di conformità IVA da parte di un professionisti abilitato. Per poter utilizzare il credito IVA in compensazione orizzontale, il contribuente deve adoperare il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline) tramite un intermediario, poiché non è più consentito l’uso dell’F24 tramite banca.
Strategie di utilizzo del credito d’imposta
Nonostante il meccanismo di compensazione non sia particolarmente complesso, utilizzare al meglio il credito disponibile richiede una pianificazione attenta. Compensare subito i crediti maturati non è sempre la scelta più vantaggiosa, poiché il credito può essere utilizzato fino a quasi due anni dalla sua maturazione. Prima di sfruttare il credito d’imposta accumulato, specialmente per somme rilevanti, è consigliabile effettuare una proiezione del carico fiscale in base all’andamento economico dell’azienda. Questo permette di individuare il momento ottimale per la compensazione, possibilmente con l’aiuto di un professionista o di una società specializzata.
È anche possibile cedere il credito d’imposta maturato. Sebbene questa procedura sia più complessa rispetto alla compensazione, consente al titolare del credito di ottenere liquidità immediata. In quest’ultimo caso, però, è bene considerare che il cessionario, cioè colui che acquista il credito, pagherà una somma inferiore al valore del credito stesso, rendendo questa opzione interessante per chi non ha la possibilità di compensare il credito d’imposta maturato, altrimenti, l’operazione non risulterebbe economicamente conveniente.