All’Onu si è tenuta una votazione di cui si è parlato poco ma che potrebbe costituire un precedente storico. L’assemblea delle Nazioni Unite ha infatti votato a larga maggioranza, con 125 favorevoli, 48 contrari e 9 astenuti, una risoluzione proposta dai Paesi africani per riscrivere le regole attuali della tassazione fiscale. L’obiettivo, in sintesi, è quello di combattere i paradisi fiscali e di contrastare le posizioni dominanti dei ricchissimi e delle multinazionali.
Tutta l’Europa, Italia compresa, ha votato contro così come gli Usa e il Regno Unito. La Cina, invece, ha votato a favore. “Questa è una vittoria storica dei paesi del Sud del mondo beneficio delle persone di tutto il mondo”, ha commentato Alex Cobham, amministratore delegato del Tax Justice Network.
“I paradisi fiscali e i lobbisti aziendali hanno esercitato per troppo tempo troppa influenza sulla politica fiscale globale dell’Ocse. Oggi iniziamo a riprendere il potere sulle norme fiscali globali che riguardano tutti noi”.
L‘Unione africana: “La lotta decennale dei paesi del Sud del mondo per istituire un processo pienamente inclusivo presso le Nazioni Unite per partecipare alla definizione dell’agenda e alla definizione delle norme sulla tassazione internazionale è ora una realtà”.