Un governo di estrema destra dalla parte dei padroni, dei ricchi e dei furbi che ha fatto della precarietà la sua ragion d’essere.
“Convocare alle 19 di domenica il sindacato per dirgli cosa il governo farà la mattina dopo nel decreto lavoro è più di una provocazione, siamo quasi all’insulto». Lo dice, in un’intervista a La Repubblica, Susanna Camusso, ex segretaria Cgil, senatrice e commissaria dem a Caserta.
«Mattarella esercita il suo ruolo di garante della Costituzione. Ma non c’è dubbio che l’approccio del capo dello Stato è profondamente diverso da quello annunciato dal governo, proprio per l’insistenza che ha posto sul contrasto alla tentazione del lavoro precario e povero – spiega -. Se pensiamo a quanto si appresta a fare l’esecutivo nel Consiglio dei ministri del Primo Maggio, la distanza è evidente. Mattarella ha inoltre la capacità di leggere la realtà senza raccontarsi favole e il suo intervento a Reggio Emilia è una delle migliori traduzioni dell’articolo 3 della Carta. Invita anche a politiche industriali innovative, senza conservare l’esistente: indica una direzione che è l’opposto di quella del Def».
Nel pacchetto lavoro, «premesso che parliamo ancora di ipotesi», c’è «una ulteriore precarizzazione del lavoro con l’espansione dei contratti a termine». Il taglio del cuneo fiscale per i redditi medio-bassi, «vale all’incirca 15 euro al mese, almeno che non trovino altri miliardi nella notte. È una misura insufficiente, non strutturale che non copre la perdita del potere d’acquisto dei lavoratori. Sulle retribuzioni è in atto un taglio che deriva dall’inflazione, la quale non è coperta né dai rinnovi contrattuali né da questi interventi».
Per quanto riguarda il Partito Democratico, «sta rimettendo al centro il lavoro e la rappresentanza dei lavoratori, dei giovani e delle donne, ammettendo gli errori e le politiche sbagliate, come il Jobs Act di Renzi. Quindi sta ricostruendo il legame tra diritti sociali e diritti civili».
Rispetto alle polemiche sull’elitismo del Pd, «si vogliono creare cortocircuiti – commenta – E nella discussione sul look di Elly direi che c’è misoginia».
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