È stata firmata ad Algeri la Dichiarazione congiunta tra la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune. La firma è arrivata nel palazzo presidenziale El Mouradia al termine del faccia a focaia tra la premier e il capo di Stato algerino e dei colloqui allargati. Essa vuole celebrare il ventesimo anniversario della firma del Trattato di Amicizia, Cooperazione e Buon Vicinato tra Italia e Algeria (27 gennaio 2003) e sottolineare l’eccellenza delle relazioni tra i due Paesi, nonché la comune volontà di rafforzarle ulteriormente, nel campo politico, economico e culturale.
Lo scenario non può che interessare l’Algeria, che dopo la guerra in Ucraina è diventata il primo fornitore di gas naturale dell’Italia. Se Roma ha trovato un modo per rimpiazzare la Russia, Algeri ha preso la strada che cercava per ridurre la dipendenza dalla vendita del petrolio, per cui soffre crisi ricorrenti ogni volta che crolla il prezzo del greggio. Difficile dire per chi sia più strategica la cooperazione fra i due Stati, anche se schierati su due fronti diversi rispetto al conflitto ucraino. L’Algeria, storico partner di Mosca e suo terzo compratore di armi, all’Onu in aprile si è astenuta sulla mozione contro la Russia e ha votato ‘no’ a quella per sospenderla dal Consiglio dei diritti umani.
“L’Algeria è amica di tutti i Paesi, tranne di quelli che non lo vogliono: non dipende da alcuna orbita diplomatica”, ha affermato nei giorni scorsi – secondo quanto riferisce il quotidiano L’Expression – il presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune, che lunedì riceve Meloni. C’è di certo sintonia su altri dossier, sul tavolo anche della cena ufficiale di domenica sera fra il primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane e la premier, che prima dell’appuntamento ha deposto una corona di fiori al Monumento del Martire e visitato la nave della Marina militare italiana Carabiniere, ancorata al porto di Algeri. Meloni ha ringraziato l’equipaggio per il “lavoro estremamente strategico, perché noi stiamo tornando a proiettare prioritariamente l’Italia nel Mediterraneo per i suoi interessi strategici”.
Descalzi: “Confermo azzeramento gas russo inverno 2024-25”
Sulle previsioni per l`azzeramento delle forniture di gas russo “sono positivo, il percorso potrà arrivare a compimento nell’inverno 2024-25, direi che continuando così le cose andranno nel verso giusto”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi, a margine della visita del premier Meloni ai giardini “Enrico Mattei” ad Algeri. Per quanto riguarda le forniture di gas dall’Algeria, “aggiorniamo gli accordi annualmente sulle quantità, che sono state rispettate: sono stati dati più di 3 miliardi di metri cubi e altri 3 miliardi nel 2023 e poi altri ancora. Bisogna pensare che solo 2 anni fa l’Algeria dava all’Italia circa 21 miliardi di metri cubi, adesso ha dato 25 miliardi, arriveremo a 28 miliardi l’anno prossimo e poi nel 24-25 supereremo ancora. È davvero un partner strategico che sta aiutando molto l’Italia”, ha concluso.
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