“La Russia continua a portare morte e devastazione in Ucraina. Siamo al fianco dell’Ucraina e stiamo facendo pagare alla Russia la sua crudeltà. Gli 8 pacchetti di sanzioni che abbiamo introdotto finora stanno già colpendo duramente. Oggi stiamo intensificando la pressione sulla Russia con un nono pacchetto di sanzioni.” Lo annuncia la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un video. Riuscirlo a portare a casa non sarà però facile, considerate le resistenze di alcuni Stati, in primis l’Ungheria di Viktor Orban, a seguire ulteriormente l’Unione sulla strada delle sanzioni.
L’Ue aggiungerà “200 individui e entità alla lista nera. L’elenco include membri delle forze armate russe, funzionari ufficiali e aziende operanti nel settore della difesa ma anche membri della Duma, dei ministeri, dei partiti politici e governatori”, ha spiegato von der Leyen, sottolineando che si tratta di “figure chiave nei bombardamenti di civili in Ucraina e nel rapimento di minori ucraini portati in Russia”. Le sanzioni si applicheranno a tre ulteriori istituti bancari – “incluso un divieto totale di transazioni alla Banca di sviluppo regionale russa per paralizzare ulteriormente i bancomat di Putin” – e nuovi controlli e restrizioni all’export.
Focus specifico sui droni iraniani che Mosca usa per l’offensiva in Ucraina. “Taglieremo l’accesso della Russia a tutti i tipi di droni e veicoli aerei senza pilota. Proponiamo di vietare le esportazioni dirette di motori per droni in Russia e l’esportazione verso Paesi terzi, come l’Iran, che potrebbero fornire droni alla Russia”. E ancora: “Prenderemo di mira anche la macchina della propaganda russa eliminando quattro canali aggiuntivi e tutte le altre piattaforme di distribuzione. E proponiamo ulteriori misure economiche contro il settore energetico e minerario russo, compreso il divieto di nuovi investimenti minerari in Russia. “Questo pacchetto si aggiunge al divieto totale di importazione dell’Ue sul petrolio russo trasportato via mare entrato in vigore questa settimana. Oltre al tetto globale al prezzo del petrolio concordato al G7”.
Questa è un’occasione, spiega l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza Josep Borrell, “per ricordare che le nostre sanzioni, le precedenti e le nuove, non colpiscono il cibo e i fertilizzanti. Il cibo e i fertilizzanti sono esenti dalle sanzioni dell’Ue. Ed è importante ricordarlo così che tutti capiscano chi deve essere colpevolizzato per la crisi alimentare e della sicurezza. Queste proposte e il nono pacchetto sono un’altra prova molto tangibile della nostra determinazione ad agire a sostegno dell’Ucraina, aumentando la pressione sulla Russia quanto possiamo e fino a quando ci sarà bisogno”.