Si è già innescata una strozzatura di petroliere in Turchia, fermate a decine dalle autorità dopo la decisione dell’Unione europea di imporre un tetto a armatori e riassicuratori sul prezzo del petrolio che, via mare, dalla Russia viene inviato a paesi terzi. Lo riporta il Financial Times, secondo cui circa 19 petroliere sono ferme nelle acque territoriali della Turchia, nei pressi del Golfo dei Dardanelli dopo che Ankara ha chiesto a tutti i cargo che passano dallo stretto di fornire documentazioni comprovanti la copertura assicurativa su eventuali incidenti o fuoriuscite di greggio.
Le petroliere fermate trasportano greggio apparentemente di produzione del Kazakhstan, che secondo lo stesso quotidiano non sarebbe nel mirino delle sanzioni europee. Le autorità turche avrebbero fermato anche convogli che trasportano prodotti raffinati come diesel e benzina, sebbene le nuove sanzioni Ue su questi prodotti scatteranno solo da febbraio.