100 anni con l’Enciclopedia Italiana
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100 anni con l’Enciclopedia Italiana

Roma, 18 febbraio 1925: nasce l’Istituto che creerà l’opera monumentale dedicata a scienza, arti e cultura

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17 Febbraio 2025 - 12.30 Culture


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L’atto di fondazione dell’Istituto Giovanni Treccani, il 18 febbraio 1925, è la premessa per la nascita dell’Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti, conosciuta come l’Enciclopedia Italiana o, semplicemente, La Treccani.

L’Italia, a causa del ritardo nell’unificazione e alla coesistenza dei vari dialetti, era indietro rispetto ad altre esperienze europee: l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert aveva già visto la luce nel 1751. L’italiano, pur essendo già considerato la lingua nazionale, non era stato ancora ufficializzato come patrimonio comune, dato che era la lingua parlata dalle classi colte e introdotta da poco anche alla corte dei Savoia, e la Grande guerra aveva mostrato come la massa degli italiani soffrisse di un analfabetismo diffuso e la loro conoscenza della lingua fosse limitata alle parlate locali.

Già nel 1921 era stato costituito l’Istituto per la Propaganda della Cultura Italiana, poi Fondazione Leonardo per la Cultura Italiana, per pubblicare la prima grande enciclopedia italiana in 18 volumi. Ma solo tre anni dopo, per sbloccare l’immane progetto, venne coinvolto Giovanni Treccani, imprenditore nel tessile e mecenate, e fondato l’Istituto con il suo nome da molti nomi della cultura del tempo: tra essi troviamo il filosofo Giovanni Gentile, già ministro dell’educazione e primo direttore scientifico, il Maresciallo Cadorna, l’ammiraglio Thaon de Revel, gli storiografi De Sanctis e Salata, l’economista Luigi Einaudi, il giornalista Ugo Ojetti. Alla guida della redazione vi era il filosofo Antonino Pagliaro.

L’Enciclopedia riuscì a coinvolgere in complesso oltre 3.200 intellettuali di alto livello e di qualsiasi orientamento politico, tra cui ebrei e antifascisti dichiarati, nonostante solo due mesi dopo molti dei collaboratori aderissero al Manifesto degli intellettuali fascisti. Per quanto possibile, le intromissioni del regime furono limitate.

In tre anni, vennero messe in piedi ben 48 sezioni di studio per dettagliare le oltre sessantamila voci della prima edizione: questo sforzo darà presto vita al principale e pregevole prodotto editoriale italiano del XX secolo, 35 volumi di circa un migliaio di pagine ognuno. Il primo volume apparve nel 1929 e l’ultimo, assieme all’indice dei nomi, nel 1937, un’opera costosa che però si diffuse oltre le élite grazie alle biblioteche.

Nel secondo dopoguerra verranno pubblicate a intervalli irregolari le appendici e durante il boom economico, come per elettrodomestici e automobili, venne lanciata la possibilità di acquisto rateale. Ma la vera grande rivoluzione si ebbe alla fine del Millennio, con la creazione del sito internet Treccani che permise la più semplice e accelerata consultazione on line grazie all’uso degli ipertesti, e successivamente con la proposta su formato dvd, più maneggevole dei grandi volumi. Per la prima volta nel 2014 è stata superata la quota di cento milioni annui di accessi.

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