“Per preservare il politicamente corretto gli artisti dei duetti saranno segnalati come cantante 1 e cantante 2”
Arriva brillante come al solito, più del solito, per niente intimorita dalla scalinata e dall’essere stata preceduta da Roberto Benigni. Geppi Cucciari plana sul palcoscenico come una pennellata di vernice a colori sul Festival in bianco e nero della normalità.
E che importa se prima di lei c’era il grande e normalizzato Roberto Benigni. Lei si prende la scena e gli applausi del pubblico in sala sorpreso di tanta determinazione e sicurezza.
Fiumi di parole, direbbero i Jalisse, ma tutte parole che descrivono in tre minuti, con una satira incalzante e senza pause tutte le sfaccettature del festival, dai bambini prodigi, dal regolamento incomprensibile, Rai, Tv9, politica nazionale e internazionale. Spazia e diverte senza limiti.