di Marcello Cecconi
Le emozioni non si nascondono. Il Festival si divincola fra sentimenti forti che aprano le cateratte di pubblico e conduttori. Dopo le lacrime di Carlo Conti in conferenza stampa dedicate al ricordo intenso della propria mamma, questa sera si è iniziato con il commovente ricordo di Enzo Bosso e quello ancor più struggente di Fabio Frizzi.
L’appena discesa Antonella Clerici non resiste al ricordo dell’amico e non riesce a fermare le lacrime che rigano le guance colorate che rischiano di sbiadirsi. In questa atmosfera così angosciante è arrivata la delicata canzone di Cristicchi, guarda caso, dedicata alla mamma. Bella da piangere. La sala in piedi non trattiene le lacrime.
Un festival che tende a chiudersi su sé stesso. Che saremo tornati ai tempi di Ravera che nel 1962 aprì alla conservazione dopo che Radaelli nel 1961 provò apertura?
Il Festival continua, aspettiamo momenti più brillanti.