"The Apprentice", quando l’allievo ha superato il maestro
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"The Apprentice", quando l’allievo ha superato il maestro

Dopo le audaci candidature annunciate agli Oscar 2025, il film ha attirato l’attenzione di pubblico e critica, diventando una delle pellicole più discusse dell’anno.

"The Apprentice", quando l’allievo ha superato il maestro
In foto: la copertina del film "The Apprentice - alle origini di Trump".
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29 Gennaio 2025 - 16.48 Culture


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di Raffaella Gallucci

Siamo negli anni ’70, e Donald J. Trump, secondogenito di una famiglia benestante scaltro e ambizioso, diventa il socio più giovane di un club esclusivo di New York. Qui, l’avvocato Roy Cohn nota in lui un potenziale unico: Trump è il prescelto da plasmare con le tre regole fondamentali per diventare un vero killer nel mondo dell’immobiliare.

Diretto dal regista iraniano-danese Ali Abbasi e scritto dallo sceneggiatore Gabriel ShermanThe Apprentice richiama il titolo della celebre serie televisiva (2004-2017) presentata dall’attuale presidente degli Stati Uniti. Con uno stile visivo patinato e kitsch, che richiama l’atmosfera degli anni ’70 e ’80 americani, il film esplora una delle figure più controverse della nostra epoca e racconta la nascita di un uomo ossessionato dal potere. La regia e la fotografia, ispirate ai reality show dell’epoca, mettono in scena la trasformazione di Trump, dal rapporto complesso con la famiglia, in particolare con il fratello maggiore Fred, al matrimonio con Ivana.

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La pellicola segue la sua determinazione nel trasformare il vecchio Commodore nella Trump Tower sulla 42ª strada (NY); un’impresa che segna il trampolino di lancio per un uomo disposto a tutto pur di dimostrare il proprio valore. Un ritratto del classico “Self-Made Man” americano, ambizioso e spietato.

Con il supporto del suo mentore, l’avvocato Cohn, Trump dimostra di essere sleale, scorretto ed egoista. La storia si concentra su un periodo preciso della sua vita, offrendo un biopic che evita di prendere posizioni politiche. L’intento non è quello di schierarsi, ma di portare sullo schermo eventi e situazioni che hanno segnato la carriera del Tycoon , portandolo ad essere l’uomo che oggi tutti conosciamo.

Se l’obiettivo del regista è rappresentare una visione negativa dell’attuale presidente degli Stati Uniti, lascia con una perplessità: un’opera di questo tipo difficilmente influenza le opinioni del pubblico, piuttosto, si limita a offrire un’ulteriore prospettiva su una figura che, nel bene e nel male, fa parte dell’attualità.

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Potere, denaro, chirurgia estetica, televisione, donne, tradimenti, HIV: il Trump di The Apprentice non cerca di piacere a chi lo guarda. Vuole dominare tutto ciò che lo circonda, imponendo la sua visione dell’America, a prescindere dall’opinione altrui. Ivanka, inizialmente il grande amore della sua vita, diventa poi una donna “scomoda”, costretta a rifarsi il seno per compiacere il marito; un dettaglio che racconta perfettamente chi è Donald.

Sebastian Stan (Donald Trump) e Jeremy Strong (Roy Cohn) offrono interpretazioni straordinarie nei rispettivi ruoli, conquistando il plauso della critica. Le loro performance sono state riconosciute dall’Academy durante gli Oscar 2025, con Stan premiato come Miglior Attore Protagonista e Strong come Miglior Attore Non Protagonista.

The Apprentice, quindi, non è solo una semplice biografia, ma una riflessione sul potere, sull’ambizione e sui compromessi morali. Ali Abbasi e Gabriel Sherman, attraverso uno stile visivo unico e interpretazioni memorabili, tracciano il ritratto di un uomo che incarna il lato più estremo del sogno americano: quello che non conosce limiti né regole.

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Che si ami o si odi, Donald Trump è il simbolo di un’epoca che continua a influenzare la politica odierna, la cultura e la società. Questo film, con il suo approccio ambiguo e volutamente provocatorio, non cerca di cambiare le opinioni, ma di offrire uno sguardo ravvicinato su ciò che ha reso Trump il personaggio iconico – e divisivo – che conosciamo oggi. Una storia che, come lo stesso protagonista, non lascia indifferenti.

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