Gennaio americano per il nostro Peppe Voltarelli
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Gennaio americano per il nostro Peppe Voltarelli

Un disco registrato a New York meritava di essere suonato in America con un paio di date anche a Cuba

Gennaio americano per il nostro Peppe Voltarelli
Peppe Voltarelli - foto DANILO SAMÀ
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16 Gennaio 2025 - 16.38


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di Giordano Casiraghi 

Dopo averlo registrato a New York, Peppe Voltarelli ritorna negli Stati Uniti per presentare il suo nuovo disco “La grande corsa verso Lupionòpolis”. Il lavoro del cantautore calabrese suonato già per oltre cento concerti tra Italia e Europa. Secondo classificato al Premio Tenco e vincitore del Premio Loano, il più prestigioso riconoscimento per la musica di tradizione in Italia. Di seguito il calendario degli appuntamenti che vedranno impegnato il poliedrico artista tra Stati Uniti e Cuba, dove sarà accompagnato da Luca Ciarla, violinista e compositore dallo stile inconfondibile amato dalla critica internazionale. Festa speciale sarà il concerto di New York in cui saliranno sul palco il produttore del disco Simone Giuliani e i musicisti Jake Owen, Mauro Refosco e Stéphane San Juan che proprio nella Grande Mela hanno partecipato alle incisioni dell’album.

▪ 21/01/2025 – Club Passim, Cambridge, Massachusetts (Stati Uniti)

▪ 23/01/2025 – Drom, New York, New York (Stati Uniti)

▪ 24/01/2025 – Latchis Theater, Brattleboro, Vermont (Stati Uniti)

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▪ 25/01/2025 – Studio 9, North Adams, Massachusetts (Stati Uniti)

▪ 28/01/2025 – Festival Internacional Jazz Plaza, La Pérgola, Havana (Cuba)

▪ 30/01/2025 – Festival Internacional Jazz Plaza, Jardines del Mella, Havana (Cuba) (* in solo)

Il legame con lAmerica

Peppe Voltarelli è presente negli Stati Uniti con la sua musica da oltre vent’anni, nel corso dei quali ha tenuto concerti in città come Boston, Chicago, Los Angeles, New Haven, New York, Philadelphia, Portland, San Diego e Seattle. Già nel 2006, è co-sceneggiatore e attore protagonista del film “La vera leggenda di Tony Vilar”: un “road movie” che racconta l’epopea degli italiani d’America, seguendo le tracce di un cantante italiano famoso in Argentina negli anni Sessanta e ormai sparito dalle scene. L’opera, che si svolge tra Buenos Aires e New York, partecipa al Tribeca Film Festival di New York nel 2007 (rassegna ideata e diretta da Robert De Niro) e all’Italian Film Festival di San Diego nel 2009. 

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Nel 2013 il giornalista Jon Pareles dedica un articolo sul New York Times alla serata al Joe’s Pub di New York in cui è ospite del Canzoniere Grecanico Salentino cantando la sua “Raggia”. Nel 2016 il videoclip di “Iamavanti” viene girato tra Los Angeles, New York e Seattle dal regista italo-americano Nunzio Germanetta. Nel 2019 il singolo “Dio come ti amo”, reinterpretazione del successo planetario di Domenico Modugno (con cui il maestro pugliese vinse il Festival di Sanremo e partecipò all’Eurovision del 1966), viene pubblicato dall’etichetta di New York Adesso in una nuova versione electro swing in collaborazione con i produttori parigini Bart & Baker.

A testimonianza dei rapporti duraturi e significativi con il pubblico americano, sul suo canale YouTube è disponibile una speciale playlist, “Live in the USA”, con esibizioni dal vivo, interviste e videoclip registrati oltreoceano (www.peppevoltarelli.eu/youtube/usa).

Lalbum registrato a New York

Pubblicato dall’etichetta discografica Visage Music, si tratta del primo album di inediti ad otto anni dalla pubblicazione del fortunato “Voltarelli canta Profazio” e due anni dopo “Planetario”, entrambi lavori premiati con la Targa Tenco come miglior album interprete rispettivamente nel 2016 e nel 2021. 

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Il cantautore presenta la sua nuova raccolta di canzoni registrata proprio a New York da Marc Urselli (tre Grammy Award e collaborazioni con Lou Reed, Nick Cave e U2) nello storico EastSide Sound di Manhattan e prodotta artisticamente e arrangiata dal pianista italiano di base a Los Angeles Simone Giuliani (al suo attivo produzioni con Andrea Bocelli e la London Symphony Orchestra). Il disco vede la presenza di musicisti di calibro internazionale quali Davin Hoff (contrabasso), Jake Owen (chitarre), Stéphane San Juan (batteria), Mauro Refosco (percussioni) e la partecipazione di Eleanor Norton (violoncello), Dough Wieselman (sassofono e clarinetto) e Amy Denio (voce).

L’album è accompagnato dai videoclip dei brani “Nun signu sulu mai”, girato nel quartiere Red Hook di Brooklyn e diretto da Giacomo Triglia (Brunori Sas, Jovanotti, Lucio Dalla, Måneskin) e “Au cinéma”, diretto da Lele Nucera.

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