All’Opificio delle Pietre Dure in mostra l'ottocentesco progetto restaurato grazie alle nuove tecnologie

Il raro dipinto a tempera d’uovo su carta da spolvero, é stato realizzato da Edoardo Marchionni nel 1878, ed è stato rimesso a nuovo con la tarsia in commesso fiorentino che fungeva da progetto preparatorio. 

All’Opificio delle Pietre Dure in mostra l'ottocentesco progetto restaurato grazie alle nuove tecnologie
In foto: un dettaglio del dipinto
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14 Gennaio 2025 - 19.42 Culture


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Dal 14 gennaio al 29 marzo, nell’ambito di Caring for Arts. Restauri in mostra, sarà possibile ammirare presso le sale del museo dell’Opificio delle Pietre Dure, un dipinto a tempera d’uovo su carta da spolvero, realizzato da Edoardo Marchionni nel 1878, in dialogo con la tarsia in commesso fiorentino, per cui fungeva da progetto preparatorio. 

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Il modello, in scala 1:1, è stato rinvenuto in condizioni critiche ripiegato in una cartella insieme ad altre carte, e per questo degradato sia nella fragile pellicola pittorica che nel suo sottile supporto. L’opera ha subito un delicato restauro, reso possibile grazie anche all’uso di nuove tecnologie che sfruttano le nanoparticelle di amido Jin Shofu, capaci di consolidare i pigmenti e farli nuovamente aderire, in questo caso, alla leggera superficie cartacea.

Oggi l’Opificio delle Pietre Dure è un’Istituto autonomo del MiC che opera nel ambito dei restauri conservativi dei beni culturali, ma la sua storia nasce nel 1588, per volontà del granduca Ferdinando I de’Medici, il quale intendeva regolamentare gli artigiani artefici degli elaborati intarsi litici in materiali preziosi o semi preziosi. Con l’Unità d’Italia, viene meno il principale committente di queste maestranze, ed è proprio con il direttore Edoardo Marchionni,  che la missione dell’istituto si rimodula, andando a sfruttare le consolidate capacità artigiane per il restauro. 

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Con la rassegna trimestrale “Caring for Arts.Restauri in mostra” l’Opificio espone presso le sale del suo museo opere che sono state oggetto di restauri conservativi. Attraverso il restauro spesso si può risalire alle vicende storiche di un prodotto artistico, come nel caso del vaso di fiori di Marchionni, ed è l’occasione concreta di ammirare il quotidiano impegno alla conservazione e salvaguardia del patrimonio storico artistico e culturale del nostro paese e non solo dell’Opificio delle Pietre Dure. 

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