Ringo riparte dal country
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Ringo riparte dal country

E’ uscito “Look Up”, il nuovo disco di Ringo Starr, storico ex batterista dei Beatles. Undici canzoni in stile country, sua vecchia passione. Con lui il produttore e autore di culto T Bone Burnett e alcuni grandi musicisti di Nashville

Ringo riparte dal country
Ringo Starr
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11 Gennaio 2025 - 22.35


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di Diego Perugini

“In un mondo di John e di Paul, io sono Ringo Starr” cantavano i Pinguini Tattici Nucleari in una sorta di elogio della normalità e dell’accettazione dei propri limiti. E, in effetti, l’ex batterista dei Beatles, schiacciato dall’ego straripante e dalla genialità creativa della coppia Lennon-McCartney (senza dimenticare il sempre sottovalutato George Harrison), faticò non poco a crearsi un’identità artistica nella band. 

Da solista, comunque, si tolse poi qualche soddisfazione, con album di successo e canzoni azzeccate. Dove, ogni tanto, facevano capolino gli ex compagni di gruppo con un “piccolo aiuto” in tema di collaborazioni e ospitate. 

E ora il vecchio Ringo, a 84 anni suonati, torna a farsi sentire con un disco appena uscito, “Look Up” (il precedente risaliva al 2019), che rispolvera una passione lontana e mai sopita, quella per il country americano. Presente, per altro, già in alcuni dei suoi rari contributi per i “fab four” e in un riuscito lavoro post-Beatles come “Beaucoups of Blues” del lontano 1970. 

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Per “Look Up” il Nostro si è lasciato guidare da un nome di culto dell’area country e dintorni come T Bone Burnett, che ha prodotto l’album e collaborato alla scrittura di molti dei pezzi in scaletta, registrati a Nashville e Los Angeles.   

“Mi è sempre piaciuta la musica country. E, quando ho chiesto a T Bone di scrivermi una canzone, non pensavo nemmeno che sarebbe stata una canzone country. Quando è arrivata, era incredibilmente bella” ricorda Ringo. “In quel periodo stavo realizzando degli EP e, quindi, pensavo che avremmo realizzato un EP country. Ma quando mi ha portato nove canzoni ho capito che avremmo dovuto pubblicare un intero album! E sono così contento di averlo fatto. Voglio ringraziare e mandare un Peace & Love a T Bone e a tutti i grandi musicisti che hanno contribuito a realizzare questo disco. È stato un piacere farlo e spero sia altrettanto piacevole ascoltarlo” conclude.  

Possiamo, nel nostro piccolo, rassicurare Ringo. L’album è senz’altro piacevole, una trentina abbondante di minuti che scorre nel nome di un suono familiare e fuori dalle mode. Totalmente diverso da quanto oggi funziona su radio e streaming. 

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Un mix di dolci ballate e pezzi più movimentati, col supporto di talentuosi musicisti come Billy Strings, Larkin Poe, Lucius, Molly Tuttle e Alison Krauss, che gli appassionati del genere bene conoscono.

Al centro, ovviamente, ritroviamo la voce inconfondibile di Ringo e il suo altrettanto inconfondibile tocco di batteria.

Il brano che dà il titolo al disco è il più radiofonico e flirta con pop e rock con un testo che inneggia alla pace e all’amore. Ma il meglio sta altrove,  

nelle melodiche “Can You Hear Me Call” e “Time On My Hands”, oppure nella vivace “Never Let Me Go”, con armonica e vaghe reminiscenze beatlesiane. Fino a “Breathless” e “Rosetta”, dai godibili accenti blues e rock. 

Insomma, non sarà il capolavoro assoluto di questo 2025, ma “Look Up” si fa ascoltare col sorriso sulle labbra e lascia addosso un senso di ottimismo e positività. E, poi, diciamocela tutta: iniziare l’anno con un po’ di Beatles è sempre bello. 

p.s. Ringo Starr presenterà il disco a Nashville allo storico Ryman Auditorium il 14 e 15 gennaio 2025. Se foste in zona… 

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