Sabato 28 dicembre, a pochi giorni dalla fine dell’anno, è entrato in vigore il nuovo Decreto del Mic, il cui cardine è il Piano Olivetti per la cultura, con la promozione di varie iniziative riguardanti le periferie e la filiera legata all’editoria, che viene integrato con il Piano Mattei, istituendo una unità di missione per la cooperazione culturale con l’Africa e il Mediterraneo allargato.
Il Piano Olivetti, nello specifico, prevede una struttura ad hoc che avrà l’obiettivo di sostenere la cultura come bene accessibile e integrato nella vita delle comunità, promuovendo la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e delle aree svantaggiate, in particolare quelle caratterizzate da marginalità sociale ed economica, degrado urbano, denatalità e spopolamento. La lettura è lo strumento identificato per l’inclusione sociale, attraverso la valorizzazione delle biblioteche e la promozione della filiera dell’editoria, anche attraverso il sostegno alle librerie di lunga tradizione e interesse storico-artistico e a quelle di prossimità esistenti sul territorio.
Come dettagliato nel comunicato stampa del Ministero, il totale di questi fondi ammonta a 44 milioni di euro, così ripartiti: 4 nel 2024 (per favorire l’apertura di nuove librerie sul territorio nazionale da parte di giovani fino a trentacinque anni di età), 25 per l’anno 2025 e 5 nel 2026, oltre a 10 milioni di euro destinati al potenziamento delle pagine dedicate alla cultura e allo spettacolo sui quotidiani in formato cartaceo.
Riguardo al Piano Mattei, l’unità di missione del Mic si occuperà, in coordinamento con il ministero degli Esteri, di progetti di cooperazione culturale con alcuni Stati e organizzazioni internazionali africane e del Mediterraneo allargato e, allo stesso tempo, sosterrà i “progetti di rigenerazione culturale nelle aree del Mezzogiorno”.
Altre misure urgenti previste nel Decreto riguardano la società Ales, che scompare dall’elenco delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza (ma vengono inserite le Soprintendenze Archeologia, belle arti e paesaggio con competenza sul territorio del capoluogo di regione); la semplificazione per gli spettacoli dal vivo con un pubblico fino a 2mila persone, per i quali sarà sufficiente presentare la Scia, salvo che il luogo dell’evento sia soggetto a vincoli ambientali, paesaggistici o culturali; l’introduzione, come da proposta di Assomusica, di un credito d’imposta per gli organizzatori di spettacoli dal vivo; la nuova segnalazione di pellicole “non adatte ai minori di anni 10”; un finanziamento 2025 di 500mila euro alla Fondazione museo di fotografia contemporanea; la celebrazione del 25° anniversario della Convenzione europea sul paesaggio; il sostegno stabile a Giunta storica nazionale, Istituto italiano per la storia antica, Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea e Istituto italiano di numismatica; il potenziamento della Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali. Il decreto, infine, conferma che i fondi destinati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale non sono pignorabili.