Siamo abituati a considerare il pensiero logico come lo strumento più affidabile per comprendere il mondo. Ma cosa succede quando la logica non basta a spiegare la complessità dell’esperienza umana? Nel suo nuovo libro, “Storythinking– La nuova scienza del pensiero narrativo“, Angus Fletcher, noto professore e ricercatore, ci invita a rivalutare il ruolo delle storie nella nostra vita. Sostene che il pensiero narrativo, ovvero la capacità di costruire e interpretare narrazioni, è fondamentale per dare senso alla realtà e per sviluppare una comprensione profonda di noi stessi e degli altri.
Per secoli la filosofia e la scienza hanno privilegiato il pensiero logico basato su regole e principi universali. Tuttavia, Fletcher sostiene che questo approccio, pur indispensabile, non è sufficiente a catturare la ricchezza e la complessità dell’esperienza umana. Le storie, invece, ci permettono di esplorare le sfumature dell’emozione, di comprendere le motivazioni delle persone e di dare un significato agli eventi della vita.
Nel libro, Fletcher ci accompagna in un affascinante viaggio attraverso la storia della letteratura e della scienza. Partendo dalla sua personale esperienza di lettore, l’autore ci mostra come grandi scrittori come Shakespeare e grandi scienziati come Darwin abbiano utilizzato il potere delle storie per trasmettere idee complesse e per influenzare il pensiero delle generazioni future.
Secondo Fletcher, dunque, il pensiero logico non è l’unico strumento a nostra disposizione. Esiste un altro modo di pensare, più flessibile e creativo: il pensiero narrativo. Questo approccio ci chiede di attivare la nostra immaginazione, poiché è proprio attraverso le storie che il nostro cervello dà senso al mondo. Lo storythinking venne introdotto da John Herschel, il quale sostenne che la scienza non è solo una raccolta di dati, ma anche un’arte di costruire narrazioni plausibili. Questo approccio, inizialmente controverso, ha permesso a scienziati come Darwin di formulare teorie rivoluzionarie. Oggi, grazie a Popper, il metodo scientifico basato proprio sullo storythinking è universalmente riconosciuto come lo strumento più potente per comprendere il mondo.
Si tratta dunque di un processo creativo attraverso cui il nostro cervello improvvisa nuove connessioni e genera idee innovative. Per potenziare questa capacità, Angus Fletcher suggerisce tre strategie: dare priorità agli elementi eccezionali, come fa Amleto con gli eventi sovrannaturali; assumere diverse prospettive per ampliare la nostra comprensione della realtà; e alimentare il conflitto interno per stimolare la nostra immaginazione. In questo modo, possiamo trasformare le nostre esperienze in storie stimolanti che ci spingono a crescere e a evolverci.