Era nell’aria e alla fine è successo: Pedro Almodóvar, il grande favorito, ha vinto il Leone d’Oro alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia con The Room Next Door. Il film, primo del regista spagnolo interamente in lingua inglese, affronta con sensibilità il tema dell’eutanasia e del fine vita.
Durante la cerimonia di premiazione, visibilmente emozionato, Almodóvar ha dedicato il premio alla sua famiglia e alle protagoniste Tilda Swinton e Julianne Moore, lodando il coraggio con cui hanno interpretato un tema così complesso. “Credo che il diritto di decidere quando porre fine alla propria vita sia fondamentale e umano, non politico”, ha dichiarato, lanciando un appello per una legislazione globale sul tema.
Sul fronte italiano, la grande sorpresa è stata Maura Delpero, che ha conquistato il Leone d’Argento con Vermiglio, un film girato in Trentino, in dialetto, e incentrato su una comunità femminile durante la Seconda guerra mondiale. La regista ha ringraziato i suoi attori non professionisti, che hanno saputo conciliare lavoro e famiglia, un tema che ha toccato particolarmente nel suo discorso: “Mi auguro che la società non lasci sole le donne, soprattutto quando è attraverso i loro corpi che si riproduce”.
La serata è stata segnata anche dall’assenza di Nicole Kidman, vincitrice della Coppa Volpi per la miglior attrice con Babygirl. In un messaggio letto dalla regista Halina Reijn, la Kidman ha spiegato di essere tornata a casa per la morte improvvisa della madre, dicendo che “il cuore è a pezzi”. La Coppa Volpi per il miglior attore è andata a Vincent Lindon per Jouer Avec Le Feu, dove interpreta un padre vedovo che lotta con la deriva estremista del figlio maggiore.
Tra gli altri riconoscimenti, Brady Corbet ha vinto il Leone d’Argento per la miglior regia con The Brutalist, mentre il premio speciale della giuria è andato a April di Dea Kulumbegashvili. Miglior sceneggiatura per Murilo Hauser e Heitor Lorega con Ainda Estou Aqui.