Pastasciutta antifascista: breve storia della ricorrenza del 25 luglio per festeggiare la caduta di Mussolini
Top

Pastasciutta antifascista: breve storia della ricorrenza del 25 luglio per festeggiare la caduta di Mussolini

Il 25 luglio da molte parti in Italia si organizza la pastasciutta antifascista. Perché una pastasciutta? Qual è l'origine? Il merito fu della famiglia Cervi.

Pastasciutta antifascista: breve storia della ricorrenza del 25 luglio per festeggiare la caduta di Mussolini
25 luglio caduta del fascismo
Preroll

globalist Modifica articolo

25 Luglio 2024 - 10.52


ATF

Il 25 luglio da molte parti in Italia si organizza la pastasciutta antifascista. Perché una pastasciutta? Qual è l’origine? Il merito fu della famiglia Cervi.

Il 25 luglio 1943, dopo la riunione del Gran Consiglio del Fascismo e l’approvazione dell’Ordine del giorno Grandi che limitava i poteri del Duce, Mussolini fu deposto e arrestato subito dopo essere andato a colloquio con Vittorio Emanuele III. Così si conclusero i 21 anni del regime criminale del Partito Fascista. Il Re nominò il Maresciallo D’Italia Pietro Badoglio come nuovo capo del governo.

Nonostante la caduta del Fascismo (l’armistizio arrivò solo l’8 settembre) la monarchia decise che la guerra proseguiva al fianco dei tedeschi: nei giorni successivi all’arresto ci furono numerose rivolte popolari; il 28 luglio, a Reggio Emilia, i soldati aprirono il fuoco sugli operai delle Officine Reggiane, provocando 9 morti.

I Cervi non vennero subito a conoscenza della notizia della caduta di Mussolini perché erano impegnati nei campi, ma mentre tornavano a casa incontrarono molte persone che festeggiavano.

Anche se erano consapevoli che la guerra non era ancora finita, decisero comunque di celebrare l’evento, un momento di tregua dopo 21 anni di dittatura fascista. Procurarono la farina, presero a credito burro e formaggio dal caseificio e prepararono grandi quantità di pasta.

Una volta pronta, caricarono il carro e la portarono in piazza a Campegine, pronti a distribuirla alla gente del paese. Fu una vera e propria festa, un giorno di gioia in mezzo alle preoccupazioni per la guerra ancora in corso: persino un ragazzo con una camicia nera (forse l’unica che aveva) fu invitato da Aldo a unirsi e a mangiare il suo piatto di pasta.

Native

Articoli correlati