Elba Book Festival: 10 anni di editoria indipendente, attenzione e cultura democratica
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Elba Book Festival: 10 anni di editoria indipendente, attenzione e cultura democratica

Elba Book, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente, compie dieci anni confermando la sua vocazione culturale e politica contro la censura populista

Elba Book Festival: 10 anni di editoria indipendente, attenzione e cultura democratica
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13 Luglio 2024 - 22.23


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Dieci anni di ricerca culturale e politica per “fare luogo”

Da Sigfrido Ranucci a Giovanni Tizian, da Tomaso Montanari a Stefano Vergine, da Giuseppe Cederna a Ilide Carmignani con il suo Sepulveda e le gabbianelle inseguire i traghetti della Moby & Toremar, sino a Nello Trocchia, a Francesco D’Isa e ad Hans George Berger, all’impronta estrema di Hervé Guibert che dal monte Calendozio ha rapito la penna di Emanuele Trevi, il suo girovagare instancabile intorno al silenzio dell’eremo di Santa Caterina a strapiombo sul Tirreno.

Elba Book, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente, compie dieci anni confermando la sua vocazione culturale e politica contro la censura populista, votata a una tenace ricerca civica per favorire un confronto democratico e tutti i pensieri cosiddetti “deboli”.  Da martedì 16 a venerdì 19 luglio, dopo il tramonto, nelle piazzette e lungo i vicoli di Rio nell’Elba, scrittori, giornalisti, artisti e operatori culturali si incontreranno per dare corpo a una manifestazione che è diventata un momento fondativo di una comunità intellettuale, senza tralasciare la vivace distesa di editori che occuperà pacificamente piazza del Popolo per circa una settimana. Quest’anno gli stand saranno ventitré, tra cui Mimesis, Bietti, Le plurali, Edicola Ediciones, Exòrma e Red Star Press. L’attenzione è il tema portante del 2024, condiviso con le altre iniziative concertate dalla Rete Pym per promuovere la lettura nelle periferie e difendere la bibliodiversità rispetto a un mercato librario sempre più asservito ai grandi monoliti editoriali.

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In una società in cui la fretta scandisce i tempi e si viene facilmente sopraffatti da una marea di informazioni e immagini, la possibilità di riuscire ancora a prestare attenzione, fulcro del decennale, permette all’individuo di assicurarsi che un messaggio sia effettivamente ascoltato, letto, guardato. “Prestare attenzione” significa anche scegliere, interpretare, cogliere l’universale nel particolare, focalizzarsi su un significato non più privato, ma collettivo. 

Martedì 16, alle 18:30, a inaugurare la manifestazione sarà la cerimonia del Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la migliore traduzione letteraria dal tedesco, giunto alla nona edizione e vinto da Daria Biagi, con I morti dell’isola di Djal e altre leggende di Anna Seghers (L’Orma, 2022). Il concorso organizzato con la famiglia del giovane avvocato scomparso, l’Università per Stranieri di Siena e grazie alla costanza di Ilide Carmignani che accompagnerà la serata dall’inizio alla fine, intende riportare la figura del traduttore in primo piano. Attraverso il medium linguistico, i progetti dell’Unistrasi hanno sempre posto l’attenzione sul nostro patrimonio culturale: «La cultura non deve essere svilita a strumento di propaganda – ribadisce il rettore Tomaso Montanari –, ma deve motivare quella cittadinanza che in sua assenza non sarebbe esercitabile. E questo non ha a che fare con l’erudizione, con l’esercizio mnemonico delle nozioni, bensì con un modo di leggere il mondo e di poterlo giudicare. Nella nostra Costituzione, ad esempio, la cultura non risulta un mezzo di divertimento, di svago, ma di sovranità popolare e democratica per “coltivare l’umanità” di ciascuno che comincia dalla formazione scolastica e prosegue per tutta la vita». 

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Alle 21:30, si passerà “Alla ricerca di un’attenzione collettiva”, un dibattito con Gianluca Costantini, artista e autore di graphic journalism, Laura Paracini, attivista di Ultima Generazione e il poeta e saggista Niccolò Nisivoccia, moderati dal giornalista Stefano Biolchini

Se giovedì 18, alle 21:30, Roberta Bergamaschi incalzerà la docente universitaria ed esperta di psicologia dell’apprendimento Daniela Lucangeli su “Tu mi stai a cuore: dall’I care di Don Milani ai nuovi paradigmi nello studio delle emozioni”, venerdì 19, alle 18:30, concluderà il festival un altro riconoscimento fortemente voluto dal Consorzio Comieco e dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il Premio Demetra, per sostenere e divulgare la letteratura ambientale indipendente. Alle 21:30, la “Cura dell’ambiente, benessere per le comunità”, infine, sarà il cardine rigoglioso della quarta serata, con Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, l’editrice Ilaria Catastini e il saggista Padre Enzo Fortunato, introdotti dal giornalista Lucio Lucawww.elbabookfestival.com

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